Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Imposta sui rifiuti bollette più «leggere» per 15 mila imprese
Sconti tra il 25% e il 15% per le aziende chiuse durante il lockdown
Uno sconto del pagamento della Tari (la tassa per l’asporto e lo smaltimento dei rifiuti) compreso tra il 15 e il 25 per cento a vantaggio delle circa 15mila piccole e medie imprese cittadine che sono state costrette a rimanere chiuse durante il lungo periodo di lockdown. Il provvedimento, con l’obiettivo di aiutare quelle categorie economiche che più hanno sofferto a causa dell’emergenza coronavirus, era stato annunciato un paio di settimane fa dall’assessore comunale ai Tributi, Antonio Bressa, e da quello all’ambiente, Chiara Gallani, ufficializzando l’apposito stanziamento di un milione e mezzo di euro. E ieri, sul sito istituzionale di Palazzo Moroni (www.padovanet.it) sono effettivamente comparse le varie riduzioni a seconda dei diversi comparti.
Nello specifico, all’interno dell’unica bolletta da pagare entro il 10 dicembre (comprendente sia la seconda che la terza rata della Tari), le piccole e medie imprese padovane troveranno già applicato lo sconto che spetta a ognuna di loro. A beneficiare della riduzione massima, pari appunto al 25 per cento, saranno non solo i negozi di abbigliamento e di calzature, i parrucchieri, gli estetisti, le carrozzerie, le discoteche, gli antiquari e le oreficerie, ma anche le associazioni, i circoli privati, i luoghi di culto, le pompe di benzina, le palestre, gli impianti sportivi, le piscine, gli alberghi, i cinema e i teatri.
Godranno invece di uno sconto del 20 per cento i pubblici esercizi, quali bar, ristoranti, pizzerie, trattorie, osterie, pub, tavole calde, hamburgherie, birrerie, paninoteche, pasticcerie, gelaterie ed enoteche. Mentre un ribasso del 15 per cento andrà in favore di autosaloni, case di riposo, conventi, caserme, studi professionali, filiali bancarie, librerie, cartolerie, fiorerie e botteghe artigianali di falegnami, idraulici, fabbri ed elettricisti. Nessun tipo di agevolazione, infine, è stata prevista per quelle poche attività che sono potute restare aperte pure durante il lockdown, come supermercati, panifici, macellerie, fruttivendoli, pescherie, rosticcerie e mercati ambulanti di generi alimentari.
Ma sempre dando retta alle indicazioni degli assessori Bressa e Gallani, lo sconto del versamento dell’ultima rata della Tari potrà essere richiesto anche da quelle aziende produttive che, nei mesi di marzo, aprile e maggio, sono state obbligate a fermarsi. Quest’ultime, però, dovranno presentare una richiesta scritta ad Acegasapsamga entro il 31 ottobre, indicando i rispettivi codici Ateco nonché il periodo in cui sono rimaste chiuse: se oltre il 18 maggio, la riduzione sarà del 25 per cento; se fino al 18 maggio, del 20 per cento; e se fino al 4 maggio, del 15 per cento. Il modulo in questione si può scaricare sempre da www.padovanet.it. «Con le difficoltà di bilancio che pure noi stiamo affrontando - fanno sapere da Palazzo Moroni - non era scontato che riuscissimo a stanziare un milione e mezzo di euro per sostenere la ripartenza delle imprese padovane. Ma alla fine, ce l’abbiamo fatta. E non è escluso che, in futuro, possano esserci altri provvedimenti di questo genere».
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Il Comune Con le difficoltà di bilancio che stiamo affrontando non era scontato che riuscissimo a stanziare 1,5 milioni