Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Già a ruba lo sport «da casa»
Ansia da lockdown: attrezzi introvabili in Veneto
Prima ancora del varo del nuovo decreto, pesi, manubri, tappetini per addominali sono andati quasi esauriti nei negozi veneti di articoli sportivi: in tanti temono un altro lockdown. Introvabili alcuni tapis roulant: «Ordinazioni per fine anno».
Panche, pesi, manubri, cyclette e tapis roulant: con la risalita dei contagi è corsa alla palestra «da garage» e gli attrezzi sono ormai «merce rara». L’arrivo del l’ultimo dpcm ha riportato alla mente i mesi trascorsi tra le quattro mura di casa che il lockdown ha trasformato in ufficio, bar, cinema e anche in sala pesi. E, ben prima delle indiscrezioni sulla stretta allo sport di base, la paura di un nuovo confinamento ha fatto scattare in Veneto la caccia agli articoli del fitness «fai da te».
Nell’ultima settimana l’attrezzatura di base è andata a ruba nei negozi specializzati. Vuoti gli scaffali di pesi e manubri nei negozi Decathlon, dove molti modelli sono rimasti disponibili a mala pena online. Nel reparto «fitness» del punto vendita di Mestre è avanzata giusto una manciata di manubri da un chilo e mezzo. Ecco quindi che i più gettonati manubri da 5 chili sono introvabili.
Sperare in rifornimenti è cosa vana: «Tenga d’occhio il sito in modo da comprarli subito», è il consiglio di un commesso. Inutile anche andare a caccia degli ambìti oggetti in altre province: «Guardi, non ne ho in nessun magazzino, bisogna ordinarli», constata un commesso di Padova, consultando il tablet. E i tempi di consegna? «Almeno cinque giorni, ma non lo sappiamo con certezza. I rifornimenti sono stati difficili già dopo il lockdown, quando siamo stati presi d’assalto».
Poco distante dai manubri superstiti, spicca il nudo metallo di altre rastrelliere: erano piene di cavigliere con pesi, maniglie per fare i piegamenti a terra e barre ad aggancio rapido per le trazioni, tutto armamentario di cui veneti hanno fatto incetta. La stessa sorte è toccata ai tappetini per yoga, addominali e pilates: resta soltanto qualche confezione. Ma c’è chi preferisce la corsa: ultimi pezzi anche per le magliette in tessuto tecnico e per gli attrezzi per la tonificazione di cosce e glutei.
Scaffali vuoti anche nel Trevigiano: «Avevamo fatto rifornimento di articoli a settembre. Ora ho solo qualche manubrio rimasto», spiega una commessa del negozio Sportler dove i clienti si contendono le cyclette. «Le vendevamo molto anche prima», precisa.
Infatti, la febbre della «corsa all’attrezzo» era già esplosa a giugno e, come allora, non risparmia i prodotti più costosi. Panche piane e tapis roulant in testa. «Abbiamo i magazzini pieni, ma per alcuni modelli di tapis roulant ci sono le prenotazioni: se si ordina adesso la consegna può essere anche a fine anno», avverte Giorgio Agostini, titolare del negozio Mad sport di Mestre. Qui due o tre persone al giorno comprano un tapis roulant pieghevole, e più di qualcuno torna per dotarsi di tutto l’occorrente per fare palestra in casa. «Non vendiamo come a giugno, ma la differenza nell’ultima settimana si è vista. C’è un po’ di ansia tra i clienti per le restrizioni, qualcuno ha paura di andare in palestra. Ho sentito anche dire: “mi hanno fregato con l’altro decreto, stavolta non succederà”».