Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Per me questo portoghese arriva in fondo Occhio a Nibali è un diesel...»
Ci sarebbe andato a nozze in una tappa così. Quelle due salitelle spaccagambe nel finale sarebbero state un trampolino di lancio ideale per un Finisseur come Moreno Argentin: «In effetti era un percorso adatto alle mie caratteristiche» conferma il campione di San Donà.
Argentin, le è piaciuta la prima a delle tappe venete?
«Bella. Le due salite, corte ma dure, hanno fatto selezione. I velocisti puri son rimasti tagliati fuori. Davanti c’erano tutti gli uomini di classifica. Ulissi è stato bravissimo e ha vinto con merito. Un po’ mi rivedo in lui, ha molte delle mie caratteristiche. È la sua seconda vittoria a questo Giro»
In maglia rosa c’è sempre questo Almeida. Nessun lo conosceva, ma sta facendo sul serio. Che ne pensa?
«È una rivelazione, una scommessa della Deceuninck. Nei programmi avrebbe dovuto correre al servizio di Remco Evenepoel (l’astro belga messo fuori dalla caduta al Lombardia, ndr), lo vedo brillante, ha una squadra molto forte, e non escludo ce la possa fare
ad arrivare in maglia rosa a Milano. Bisogna vedere come risponderà sulle salite della terza settimana»
A Monselice Viviani non si è visto. Che gli succede?
«Elia è uno stacanovista, deve programmare gli appuntamenti. Deve resettare e ripartire col piede giusto. È un campione, gli alti e bassi ci stanno. È umano, mica è Robocop»
Arriva ora il giorno della cronometro del Prosecco, tappa attesissima…
«Non ci dirà chi vincerà il Giro, ma ci dirà chi non lo potrà vincere. Almeida è forte a cronometro e può fare molto bene. È un percorso ondulato, con una salita molto impegnativa a Ca’del Poggio. Mi potrò sbagliare, ma Ganna questa volta non lo vedo favorito. Molto importante la scelta della bici».
Nibali come lo vede?
«Lui è un cagnaccio, uno che non molla. E nella terza settimana può essere molto pericoloso. È un diesel, non lo sottovaluterei»
Su chi punta per la maglia rosa a Milano?
«Come al Tour, anche al Giro ci sono tanti giovani alla ribalta, tutti ragazzi con qualità. I primi cinque in classifica sono raccolti in un minuto. Tutto è possibile, la cronometro ci dirà qualcosa di più. Mi sento di puntare su Almeida, ma molto dipenderà dal meteo della prossima settimana: un conto è un Giro cha sale allo Stelvio e al Colle dell’agnello, altro conto se non ci passa»
Un Giro che in Veneto offre sempre spettacolo…
«Con territorio simile, il Giro non può fare a meno del Veneto, un territorio fantastico che nel ciclismo trova uno straordinario mezzo di comunicazione».
Lei è l’anima organizzativa della Adriatica-ionica Race, corsa a tappe in Veneto e in Friuli. Tornerà il prossimo anno?
«È in calendario dal 14 al 18 giugno 2021. Ci stiamo lavorando ma serve una mano da parte della Regione Veneto e le altre coinvolte. Per farla crescere servono risorse»