Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Giordani assente almeno 10 giorni, la giunta va avanti: piano sull’edilizia
Non c’era ieri mattina, prima all’alzabara nel cortile di Palazzo Moroni e poi al funerale nella chiesa di Santa Maria Assunta in via Chiesanuova, per dare l’ultimo saluto all’amico Claudio Sinigaglia. E non ci sarà nemmeno nei prossimi giorni, almeno fino al termine della prossima settimana. Il sindaco Sergio Giordani, come da lui stesso reso noto l’altro ieri con un post su Facebook, continuerà ad assentarsi da qualsiasi impegno pubblico per restare a fianco della figlia più grande Paola, 44 anni, ricoverata nell’ospedale cittadino di via Giustiniani per una brutta malattia scoperta all’improvviso. «Sergio sta affrontando una situazione familiare molto delicata - non fanno che ripetere i suoi più stretti collaboratori - E in questo senso, sa di poter contare sulla comprensione
e sulla vicinanza di tutti i padovani».
Ma pur in assenza del primo inquilino di Palazzo Moroni, l’attività amministrativa va avanti. Ieri pomeriggio, infatti, l’intera giunta comunale, presieduta dal vicesindaco Andrea Micalizzi, si è riunita per analizzare il fondo promosso dal governo, nell’ambito dell’ultima legge di bilancio, volto a riqualificare e incrementare il patrimonio immobiliare degli enti locali destinato all’edilizia residenziale pubblica, sia popolare che convenzionata. Tale fondo, per una città delle dimensioni di Padova, potrebbe comportare uno stanziamento di ben 45 milioni di euro, a fronte chiaramente di appositi progetti che rispettino i criteri stabiliti dalle norme. «L’obiettivo del governo, che è ovviamente anche il nostro si legge in una nota diffusa dalla giunta - è quello di ridurre il disagio abitativo, soprattutto nelle periferie, riqualificando alcuni immobili e costruendone di nuovi. E gli interventi che abbiamo in mente, in sostanza, puntano non solo ad accrescere la qualità e la sostenibilità ambientale degli edifici, ma pure a migliorare la vivibilità dei nostri quartieri, aumentando la coesione sociale, rigenerando quei tanti spazi urbani che hanno esaurito le loro funzioni e risolvendo quelle sacche problematiche che esistono anche nella nostra città». (d.d’a.)