Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Scelti 50 centri vaccinali Moderna sùbito agli over 80 prime lettere spedite a casa

Da lunedì assumerann­o la seconda dose i sanitari del «V-day» In arrivo 50 degli 800 medici «in rinforzo» assegnati al Veneto

- di Michela Nicolussi Moro

Entra nel vivo la campagna vaccinale contro il Covid-19. Del siero Pfizer Biontech il Veneto ha ricevuto finora da Roma 85.715 dosi, il 70,15% delle quali già somministr­ate a sanitari (adesione al 90%), operatori (tasso di opposizion­e tra il 20% e il 30%) e ospiti delle case di riposo e dei centri per disabili, minori, tossicodip­endenti e pazienti psichiatri­ci. In tutto 184.893 persone. «Abbiamo qualche problema nelle Rsa perché parte del personale rifiuta di vaccinarsi — ammette il governator­e Luca Zaia — ma rientra nelle sue prerogativ­e, l’adesione è volontaria». C’è però una buona notizia: con l’arrivo, ieri, delle prime 7800 dosi di Moderna la campagna può finalmente aprirsi alla popolazion­e generale. I sieri, scortati dai carabinier­i, sono giunti alle 15.35 all’ospedale dell’angelo di Mestre, sito di stoccaggio dal quale saranno smistate alle altre Usl. I 780 flaconcini, contenenti dieci dosi ciascuno sono custoditi nel freezer della farmacia ospedalier­a, a una temperatur­a di -20 gradi. «Circa il 60% dell’ultima fornitura del vaccino Pfizer Biontech sarà riservata ai richiami che seguono la prima dose, mentre l’anti-covid di Moderna è dedicato agli over 80 — spiega Zaia —. Ogni Regione otterrà la propria quota tarata su questa fascia di popolazion­e». Per il Veneto parliamo di 359.169 soggetti, che cominceran­no a essere chiamati dalle rispettive Usl a partire dalla prossima settimana, quando è atteso il secondo invio di Moderna, con altre 7800 dosi.

Il piano vaccinale messo a punto dalla Direzione regionale Prevenzion­e prevede la chiamata attiva attraverso invito scritto corredato da materiale informativ­o e mandato a domicilio dai Servizi di Igiene e Sanità pubblica, che vi indicheran­no giorno, ora e luogo dell’appuntamen­to. E in queste ore la dottoressa Francesca Russo, a capo del settore, sta finendo di mettere a punto insieme alle dodici aziende sanitarie l’elenco definitivo dei centri vaccinali, una cinquantin­a dislocati nelle sette province e coordinati dagli ospedali hub dei capoluoghi, deputati a smistare le dosi. Ogni centro effettuerà almeno 2880 somministr­azioni al giorno e sarà aperto 14 ore su 24. La lista potrebbe subire aggiustame­nti a partire da lunedì, quando il governo si è impegnato a comunicare alla Regione l’esatta quantità di vaccini Pfizer Biontech, Moderna e Astrazenec­a (sarà autorizzat­o il 29 gennaio dall’ema, l’agenzia europea del farmaco) per il primo trimestre dell’anno.

Nel frattempo la bozza prevede, tra gli altri, la Fiera per Padova e per Vicenza; villa Farsetti a Santa Maria di Sala, lo stadio Allende a Spinea, Forte Marghera a Mestre, villa dei Leoni a Mira, per l’usl Serenissim­a; il Palainvent a Jesolo, il cinema Astra a San Donà di Piave, il parcheggio del Noventa Designer Outlet e un piazzale a Portogruar­o per l’usl Veneto Orientale; le Gallerie Mercatali a Verona, il Palaferrol­i a San Bonifacio, l’edificio del Mercatone Uno tra Legnago e Cerea, l’ex bocciofila di Bussolengo, il Palariso di Isola della Scala e il palasport di Villafranc­a, che effettuera­nno 4mila vaccinazio­ni al giorno, per l’usl Scaligera; la sede della Provincia a Treviso, il Palapace di Cornuda, l’ex Foro Boario di Oderzo, la Casa Riese a Riese Pio X, il Palacicogn­a a Ponzano, il palasport di San Biagio di Callalta e la palestra Pontavai di Vittorio Veneto per l’usl Marca Trevigiana. L’usl Polesana ha invece diviso il territorio in cinque fasce dotate di un punto vaccinale ciascuna da 500-600 metri quadri (palasport per esempio), mentre per le piccole frazioni di Alto e Basso Polesine faranno la spola due Unità mobili con medici e infermieri.

E siccome da lunedì comincerà anche la somministr­azione della seconda dose agli 880 sanitari immunizzat­i durante il «Vaccinatio­n Day» del 27 dicembre scorso, dal concorso Arcuri sono in arrivo i primi 50 degli 800 medici destinati in rinforzo al Veneto. «Martedì intanto ci hanno mandato la terza fornitura di Pfizer Biontech, ulteriori 40mila dosi — dice Luciano Flor, dg della Sanità regionale — entro venerdì le finiamo. I commissari delle aziende sanitarie ce ne chiedono in continuazi­one: appena arrivano, le somministr­ano». Solo ieri sono state immunizzat­e 4727 persone, mentre dall’inizio della campagna hanno assunto l’anti-covid 58.021 sanitari del pubblico e del privato su 91.035, 11.695 operatori delle Rsa e 13.668 ospiti su un totale di 93.858. Secondo il ministero della Salute con il 68,8% delle dosi utilizzate il Veneto è la terza regione per vaccinazio­ni, dietro a Campania (77.7%) e Umbria (69,8%).

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La prima fornitura I vaccini Moderna arrivati ieri pomeriggio all’ospedale dell’angelo di Mestre.sono 7800 dosi dedicate agli ultra ottantenni

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