Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Io apro, Treviso centro della protesta contro le misure anti Covid Il monito della Cgil «Non accendete micce»
Sarà Treviso l’epicentro in Veneto TREVISO della protesta dei ristoratori prevista per domani contro l’ipotesi del governo di fermare dopo le 18 anche l’attività di asporto. Si tratterà di flash mob promossi dall’associazione «Veneto imprese unite», presieduta da Andrea Penzo Aiello, che si concluderà con l’apertura simulata dei locali: ai tavoli non siederanno i clienti ma solo i titolari e i dipendenti degli esercizi, rispettando le norme di protezione dal virus. Aiello, che guida il comitato a livello veneto, ha annunciato che questa sera in tutti i capoluoghi una delegazione della sigla sarà ricevuta dai prefetti. «Vogliamo dimostrare che mangiare nei nostri locali è più sicuro che mangiare a casa. Ci dissociamo nettamente da chi intenda interpretare la manifestazione violando le norme». Che poi è il timore della Cgil: «Attenzione a non accendere micce che non sappiamo a quale deflagrazione potrebbero condurre». Lo chef stellato Giancarlo Perbellini fa sapere di non aderire alla protesta ma postilla: «Se si arriva a questo punto purtroppo un problema c’è». Un appello è arrivato anche dal presidente della Regione Luca Zaia: «Non andrò per non prestare il fianco alle polemiche e apprezzo che i ristoratori non si siano fatti strumentalizzare dalla politica. È un’iniziativa che nasce dal basso. Capisco le proteste, spero solo non diventino fonti di contagio. La soluzione? Una solo: ristori subito».