Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Albergatori divisi, il presidente è Schiavon
Dopo 17 anni cambio al vertice, ma molti delegati non votano
Massimiliano Schiavon è il nuovo presidente regionale di Federalberghi, dopo 17 anni di guida Michielli.
Un terremoto scuote Federalberghi Veneto. Dopo 17 anni sotto la guida di Marco Michielli, l’associazione che riunisce gli imprenditori del settore alberghiero regionale cambia presidente: ieri Massimiliano Schiavon, 52 anni, originario di Conegliano Veneto ma da sempre residente a Jesolo, ha ricevuto il testimone. Ma il passaggio non è stato semplice.
A far prevalere la linea del rinnovamento sono stati infatti 21 dei 41 voti in ballo, mentre i rappresentanti delle territoriali che detengono le restanti venti preferenze hanno deciso di astenersi dopo il ritiro della propria candidatura da parte di Michielli nelle ore precedenti. A chiamarsi fuori sarebbero state Treviso, Cortina, Bibione, Chioggia Sottomarina, Abano e Montegrotto Terme, Belluno, Padova e Venezia. A sostenere invece la candidatura di Schiavon, nel contesto del voto ponderato previsto dallo Statuto, è stata l’asse dei rappresentanti di parte della costa a cui si sarebbe aggiunta Verona.
Nella stessa sede, poi, la federazione ha rinnovato le nomine per i rappresentanti in Federturismo. In questo caso Michielli ha ottenuto l’appoggio e la riconferma. Accanto a lui prenderà posto Ivan De Beni, scelto dopo la prima candidatura di Oscar Zago.
La rivoluzione al vertice di Federalberghi arriva in un momento particolare, forse uno tra i più complessi per il settore. «In questa situazione c’era il desiderio di tenere la stessa linea adottata per il rinnovo delle cariche nazionali, vale a dire quella della continuità, per la conoscenza delle tematiche ed evitare una fase di ripartenza» spiega il presidente degli albergatori di Abano e Montegrotto Emanuele Boaretto. «Si è invece optato per un cambiamento ma ciò non significa che all’interno della federazione vi sia una spaccatura. Se infatti da un lato vanno riconosciuti a Michielli tutti i meriti per il lavoro svolto in questi anni, dall’altro sono convinto che Schiavon farà un ottimo lavoro».
«Nessuna spaccatura» sottolinea con forza anche Roberta Alverà, numero uno degli albergatori di Cortina d’ampezzo, che parla semmai di «perplessità» e «paura» nell’affrontare una transizione proprio in questa fase. «C’è chi come noi operatori di montagna è praticamente fermo dal 9 marzo scorso, nonostante il piacere di aver riaperto quindici giorni per i mondiali, facendo anche bella figura. In un gruppo di tante persone ci sono tante idee diverse, c’è chi ha visto nel nuovo forse uno spiraglio per uscire dalle difficoltà del momento - conclude Alverà - ma nessuno ha dubbi sul fatto che il neo-presidente metterà tutto il suo impegno per svolgere al meglio il compito».
Stesse criticità e stessi timori sono quelli che hanno guidato la scelta della territoriale di Venezia, la città su cui più di tutte si stanno abbattendo le conseguenze dell’assenza di turisti. «Contrariamente a quanto avvenuto a livello nazionale, dove si è deciso di dare continuità ai vertici della federazione, in Veneto questa linea non è stata purtroppo ritenuta opportuna» commenta a caldo il presidente Ava Vittorio Bonacini. «I risultati parlano chiaro e a Michielli va la più alta riconoscenza per aver ritirato la propria candidatura evitando di mettere in pericolo l’unità di Federalberghi. Ora il neoeletto dovrà darsi molto da fare per conquistare la fiducia di chi non lo ha scelto».
Proprio da qui annuncia di voler partire Schiavon. «Sapevamo che avremmo incontrato una situazione del genere perché il settore è in difficoltà e la paura di cambiare può essere tanta - commenta a caldo il nuovo presidente di Federalberghi -. Il fatto che alcuni colleghi abbiano preferito astenersi sarà per me un motivo in più per darmi da fare, convincerli che è possibile uscire da questa situazione che ci vede come il settore più colpito, partendo dalla pianificazione per la progettualità dei fondi europei previsti 2021/2027 destinati al nostro comparto».
Tra i primi a congratularsi, il governatore Luca Zaia: «Schiavon sicuramente contribuirà a far ripartire con slancio l’intera filiera, che rappresenta la prima industria della nostra Regione».
La promessa Schiavon: «Astenuti? Motivo in più per darmi da fare, convincerli che usciremo dalla crisi