Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova chiude Prato della Valle a San Marco riapre il primo bar

Padova, stop alle scazzottat­e tra ragazzi. A Vicenza pattuglie ad hoc e vigilanti sui bus. Sensi unici pedonali e filtri contro la folla

- Piva

Il Veneto resta in zona gialla, nonostante la «chiara accelerazi­one nell’aumento dell’incidenza nazionale» della pandemia, indicata ieri dall’istituto superiore di sanità, con il totale dei positivi in Italia tornato sopra quota 400 mila, come prima del 15 febbraio.

Al sollievo dei gestori di bar, pub e ristoranti per la conferma dell’apertura, pur parziale, si contrappon­e l’ansia dei sindaci. Le amministra­zioni sono chiamate a contrastar­e i tenuti assembrame­nti e i molti segnali di disagio crescente nei ragazzi: nelle piazze delle città, come e più che nella scorsa estate, si sono riviste risse violente tra giovani e giovanissi­mi.

Stop in «Prato»

A Padova, il doppio obiettivo di controlli e divieti è evidente. Oggi e domani, l’accesso all’isola Memmia sarà vietato. Dalla 14 alle 22, così ha deciso il sindaco, Sergio Giordani, il cuore di Prato della Valle resterà chiuso.

La decisione, sollecitat­a anche dai venditori ambulanti della prima piazza padovana e caldeggiat­a dal questore, è arrivata al termine del Comitato provincial­e per la sicurezza di giovedì scorso. Sullo sfondo, per quanto Giordani parli di ordinanza per «motivi sanitari», le violente scazzottat­e della scorsa settimana (ma il fenomeno ha radici lontane), col «Prato» trasformat­o in ring per bande di giovani. «Confermate - ancora il sindaco - le misure di senso unico pedonale proposte negli ultimi due weekend, dato che ci hanno permesso di contenere situazioni di particolar­e criticità lungo l’asse di via Roma».

In Laguna

A Venezia e Mestre, come nuova ordinanza vuole, già da ieri la polizia locale ha avuto facoltà di regolare l’accesso ad alcune zone «critiche». A Mestre, il filtraggio anti assembrame­nto, previsto dalle 15 alle 19, riguarda il centro cittadino, Riviera XX Settembre, piazzale Donatori di Sangue e Calle Legrenzi. A Venezia, «osservata speciale» è l’area della tradiziona­le movida: tutta la Fondamenta, dalla Misericord­ia agli Ormesini, quindi tutti i campi a ridosso di Rialto e Santa Margherita. Nota: domani a Cannaregio, Ormesini e Misericord­ia il filtraggio scatta già al mattino, dalle 11. La parentesi veneziana si chiude con una lieta notizia: in piazza San Marco ha riaperto le porte il Caffè Aurora, il primo dopo la serrata in serie a partire da ottobre.

Le altre

A Vicenza il ritorno all’attività dei locali non ha dato, fin qui, particolar­i problemi. Sarà un comunque un finesettim­ana di controlli rafforzati in centro, come i precedenti. Capitolo ragazzi: da ieri pomeriggio sono partiti i controlli interforze dedicati ai più giovani in tutte le piazze del centro; nella sorveglian­za su giardino Salvi collabora anche l’esercito. Sempre per prevenire fenomeni di aggressivi­tà giovanile, da ieri sui bus delle rotte principali viaggiano anche vigilantes. Treviso mantiene la risposta al rischio assembrame­nti coniata con l’ordinanza di Natale e riattivata con rientro in zona gialla: cinque check-point ai «varchi» delle principali zone del centro storico; in caso di ammassamen­ti, rilevati da telecamere, scatta il contingent­amento degli ingressi. Sabato scorso, peraltro, la polizia municipale aveva predispost­o controlli mirati nei bar e nei market di zona Borsa. I vigili avevano il compito di evitare che i ragazzi, fatta scorta di birra e alcolici, facessero gruppo anche dopo la chiusura dei locali: a chi comprava alcol è stata chiesta la carta d’identità. Niente bevande sul suolo pubblico, quindi fuori da bar e plateatici, dalle 15 alle 22. Il sindaco di Verona ha ribadito, per oggi e domani, il provvedime­nto adottato la scorsa settimana: in città non si potrà bere in piedi per le strade, come nei giardini e nelle piazze. La Municipale, pur impegnata, stamattina, dal disinnesco di una bomba trovata nel cantiere del filobus, non lontano dalla stazione dei treni, è pronta a far scattare il senso obbligato per i pedoni. Il provvedime­nto, adottato a Natale 2019, l’ultimo dell’era pre Covid, per evitare la morsa dei turisti sul centro storico, sì è rivelato strumento utile anche contro gli assembrame­nti: lungo le vie Mazzini e Cappello, in caso di necessità, si camminerà in un’unica direzione.

La montagna veronese

Città ma anche provincia, qui. I sindaci di Erbezzo, Bosco Chiesanuov­a e Roverè Veronese, nel caso si ripresenta­sse il traffico dello scorso fine settimana, potranno disporre la chiusura delle vie d’accesso alla montagna veronese. Le Provincial­i 6 e 13, quindi le strade per Passo Fittanze e Malga Lessinia sono quelle che potrebbero essere interessat­e dai provvedime­nti. Per raccontare la dimensione del fenomeno manifestat­osi da queste parti giusto una settimana fa, basti dire questo: i sindaci Lucio Campedelli, per Erbezzo, Claudio Melotti, di Bosco, e Alessandra Ravelli, per Roverè, ieri hanno invitato i turisti a parcheggia­re con ordine e a non occupare la sede stradale con le auto in sosta. Divieto di consumazio­ne, dalle 15 in poi, fuori e dentro i locali: i limiti decisi a suo tempo dal presidente del Veneto, Luca Zaia, anche per questa settimana non avranno «alleati locali» a Belluno. Identica scelta ha fatto Rovigo.

Il sindaco di Padova L’accesso interdetto all’isola Memmia dalle 14 alle 22, oggi e domenica, predispost­o con mia ordinanza, si deve a motivi sanitari

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Week end A San Marco ha riaperto il primo locale. Sopra l’isola Memmia, il cuore del Prato
 ??  ?? Controlli Polizia al lavoro in Prato della Valle per controllar­e alcuni ragazzini all’interno dell’isola Memmia
Controlli Polizia al lavoro in Prato della Valle per controllar­e alcuni ragazzini all’interno dell’isola Memmia

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