Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Azienda ittica senza risarcimento La Provincia vince davanti al Tar
Nuova puntata, a favore della Provincia, nell’interminabile contenzioso tra Palazzo Celio e la società di Rosolina «Moceniga pesca» che alleva molluschi. Dopo dodici anni il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Veneto ha respinto il ricorso della ditta per un risarcimento danni da 1,6 milioni di euro relativo alla lamentata perdita, da parte di «Moceniga pesca», del raccolto del 2004 e degli anni successivi.
La vicenda ha origine nel 2003 quando la Provincia prima sospende la domanda di rinnovo dell’autorizzazione alla pesca e, poi, revoca la licenza di pesca di tipo A cioè professionale. Un provvedimento perché i soci della «Moceniga» erano transitati dalla Cassa previdenziale della pesca (istituita nel 1958) all’inps. Il Tar del Veneto aveva rigettato un primo ricorso della Moceniga a inizio 2004, ma la sentenza era stata riformata dal Consiglio di Stato a fine 2008 a favore della ditta di Rosolina. Nel 2009 nuovo ricorso, stavolta per risarcimento danni, della ditta ittica al Tar che, nei giorni scorsi, ha dato nuovamente ragione alla Provincia. I giudici lagunari hanno riconosciuto che Palazzo Celio ha commesso errori, però definiti in sentenza «scusabili per la sussistenza di contrasti giudiziari, per l’incertezza del quadro normativo di riferimento o per la complessità della situazione di fatto». Inoltre, i giudici del Tar hanno sostenuto che «Moceniga pesca» non avrebbe documentato in maniera approfondita la supposta perdita da 1,6 milioni.