Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Alì compie cinquant’anni. Premio di un milione ai dipendenti
PADOVA Alì supermercati compie cinquant’anni e riconosce un premio di 1,125 milioni di euro da suddividere tra i suoi 4.500 dipendenti. È tornato ieri mattina dove tutto era cominciato il 20 ottobre del 1971, Francesco Canella, alla soglia dei novant’anni, insieme ai fratelli Pietro e Settimo. A quel supermercato in via Curzola a Padova, nel quartiere Arcella, divenuto poi il primo di una catena della grande distribuzione alimentare, l’alì (contrazione della parola alimentari) con 115 punti vendita diretti tra Veneto ed Emilia Romagna, e un fatturato che nel 2021 dovrebbe toccare gli 1,2 miliardi di euro. All’epoca era il primo in Italia dotato del banco gastronomia servito, una formula che Francesco Canella introduce dopo un viaggio negli Stati Uniti e sulla base della sua esperienza maturata allo spaccio dell’onarmo, l’opera nazionale assistenza religiosa e morale operaia, in via Altinate a Padova, dove aveva iniziato a 15 anni da garzone, per poi rilevarlo
nel 1958, dopo aver firmato 195 cambiali, e facendolo diventare un negozio alimentare. «Se mi guardo indietro vedo una storia di sacrifici. Ma ad aver messo le ali al mio sogno imprenditoriale sono stati i miei collaboratori. Per questo abbiamo deciso di riconoscere a loro il premio».,sostiene Canella. E il presente? «Siamo soddisfatti, perché nel 2021 vediamo fin qui una crescita del 4% persino sul 2020, anno in cui abbiamo lavorato come non mai, e del 7-8% in più sul 2019, pur se abbiamo davanti tre mesi meno facili dello scorso anno, avvicinandosi un periodo festivo, per fortuna, più normale rispetto al 2020 dice il vicepresidente Gianni Canella -. Abbiamo già aperto tre punti vendita quest’anno e quello di Conegliano lo sarà a breve. Continuiamo con questo ritmo di aperture ogni anno: non ci interessa farlo con tanti negozi ma scegliere dove possiamo insediarci stabilendo un legame con il territorio. Vorremmo essere più presenti in Emilia Romagna, dove abbiamo ancora tanto da fare, e siamo ancora innamorati del Veneto: non molliamo». Intanto si affaccia la questione dei rincari delle materie prime: «È un grave problema che tutti non abbiamo ancora affrontato veramente e speriamo che la situazione possa normalizzarsi».