Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Padova, sfilano ricordando Edy Ongaro e il Donbass
PADOVA Il 25 aprile della «Resistenza contro tutti gli imperialismi» e «con il Donbass» è andata scena anche in piazza delle Erbe a Padova con un centinaio di militanti comunisti e gli attivisti del Collettivo Politico Comunista Levante che si sono radunati per manifestare contro «la guerra di Draghi» e contro la Nato.
Anche a Padova, come accaduto sempre ieri a Portogruaro, Mestre, Milano, Firenze e Reggio Emilia, i militanti radicali hanno voluto ricordare «Bozambo», nome di battaglia del 46enne Edy Ongaro che apparteneva al Collettivo Stella Rossa Nordest di Portogruaro, combattente filorusso morto in Donbass a fine marzo. La battaglia di Bozambo era iniziata tra il 2014 e il 2015 quando era partito da Portogruaro per unirsi alle milizie filo-russe contro il governo ucraino. Il 2 aprile è stata diffusa in Italia la notizia della sua morte «ha perso la vita in una granata per difendere i suoi compagni» dicevano gli amici. Ma in un documento ufficiale pubblicato sul sito «Mirotvorets» (Peacemaker), riconosciuto dall’agenzia di intelligence del servizio di sicurezza dell’ucraina, si dice che Bozambo sarebbe morto per «manipolazione negligente di una bomba a mano», un incidente insomma.
Ma questo, ovviamente, non interessa ai suoi sostenitori, i «partigiani» del Donbass.
«Ricordiamo Edy anche a Padova – spiega Daniele Steri, 37 anni del Collettivo Levante – lui era in prima fila contro l’esercito ucraino che sterminava sindacalisti e dissidenti». Il movimento rossobruno, di cui fanno parte i combattenti italiani nell’esercito russo e di cui faceva parte anche Ongaro, è noto per le sue posizioni filo-putin.