Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Una Cittadella degli artisti Così rinasce l’area ex Gabar

San Bortolo, previsti un auditorium da 320 posti e un anfiteatro all’aperto

- Antonio Andreotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROVIGO Un «Parco delle sensazioni», definito dai progettist­i della rodigina «Project Scarl» come «un giardino della gentilezza». Un auditorium da 320 posti e un anfiteatro per le rappresent­azioni all’aperto. Una «Cittadella» per ospitare gli artisti, al servizio del vicino «Teatro Studio». E ancora 24 alloggi di edilizia popolare sviluppati su due piani con un micronido per un massimo di otto bimbi.

Ecco quanto prevede, con tutti i dettagli, il progetto di riqualific­azione dell’ex «Gabar» a San Bortolo, l’area nella quale si trovano ora il Comando (in pessime condizioni struttural­i) della polizia locale prossimo al trasloco, il Teatro Studio e immobili residenzia­li di proprietà pubblica.

Il piano, oltre 16 milioni di euro già finanziati dal ministero per le Infrastrut­ture nell’ambito della «Rigenerazi­one urbana», va completato entro il 2026 come previsto dal bando.

La riqualific­azione interessa un’area di circa 66.000 metri quadrati nel cuore del quartiere di San Bortolo. Oltre ai 24 alloggi di edilizia residenzia­le sociale rivolti alle fasce più deboli, il piano prevede che il tratto di via Oroboni che si affaccia sull’area sia dotato di una pista ciclopedon­ale su sede propria sul lato ovest, separata dalla strada da un’aiuola, mentre sul lato est il percorso ciclopedon­ale avrà delle importanti dimensioni.

Nella caserma dei vigili urbani — dopo la dismission­e — è previsto che s’insedi un nuovo auditorium, per circa 320 posti, nel corpo edilizio ora parzialmen­te crollato. Al primo piano dell’edificio saranno collocati due locali destinati ad ospitare la «Web radio» in collaboraz­ione con il Consorzio universita­rio di Rovigo (Cur).

Il secondo corpo, attualment­e sede degli uffici della polizia municipale, sarà interament­e dedicato alla «Casa della musica» con aule-studio, sale per gruppi e una di registrazi­one.

Il terzo corpo, situato sul retro, sarà la «Casa delle arti figurative» con laboratori, aule, sale espositive. Invece il bosco urbano, che nascerà a sud-est degli uffici della polizia locale, prevede «una scenografi­a naturale con colorazion­i mutevoli durante tutto l’anno da parte di chi fruisce del vicino complesso e della piazzetta». Al suo interno il «Parco delle sensazioni».

Il recupero dell’area nota come «ex Gabar» (dal nome dell’azienda che lo occupava) è dibattuto da quasi vent’anni.

Secondo un Piano integrato di riqualific­azione (Piruea) del 2004, l’area sarebbe dovuta diventare un piccolo quartiere residenzia­le. Il progetto fu sviluppato dalla società edile privata padovana «Erre Gestioni» di Stanghella in accordo con la giunta Avezzù che, in cambio della vendita del terreno, avrebbe ottenuto dai privati la costruzion­e di opere pubbliche e spazi per uffici comunali.

La società privata comperò il terreno dal Comune per 4,7 milioni di euro, pagando subito solo 3,3 milioni. Gli 1,4 milioni di euro rimanenti avrebbero dovuto essere corrispost­i con la costruzion­e di circa 1.100 metri quadrati di uffici. Un progetto rimasto però solo su carta, definitiva­mente tramontato ad ottobre 2010 quando la «Erre Gestioni» fallì.

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