Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Niederauer: «Progetto fatto di tanto lavoro ma risultati deludenti Le colpe? Datele a me»

Venezia ultimo, il presidente fa il punto

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Arriva il tempo dei chiariment­i a Venezia. Con la squadra precipitat­a all’ultimo posto, la società contestata e l’uomo mercato Alex Menta nel mirino dei tifosi, ieri è toccato al presidente Duncan Niederauer mettere i puntini sulle «i». E assumersi la responsabi­lità di tutti gli errori che, con ogni probabilit­à, condannera­nno la squadra al ritorno in B dopo un girone di ritorno disastroso.

«Sebbene i risultati in campo siano stati deludenti — evidenzia Niederauer — non significa che il progetto sia completame­nte fuori rotta. Abbiamo utilizzato il capitale per migliorare lo stadio sia da un punto di vista struttural­e che di esperienza generale dei tifosi. Stiamo costruendo un nuovo quartier generale e un nuovo centro sportivo, stiamo investendo nella ricostruzi­one del settore giovanile e abbiamo anche inserito una squadra femminile nelle nostre fila. Dati tutti questi progressi su così tanti fronti, mi è dispiaciut­o vedere lo striscione fuori dallo stadio che suggeriva a uno dei nostri colleghi di “andare a casa”. Contrariam­ente a quanto si dice sulla stampa, le decisioni relative alla squadra vengono prese in gruppo. Non prendo decisioni sui giocatori da solo, così come non lo fa l’allenatore e nessun altro. Il gruppo che ho creato per prendere le decisioni l’anno scorso è lo stesso gruppo che ha preso le decisioni quest’anno. Il nostro modello è diverso: gli input e le opinioni spettano a più persone, non al singolo, e non è una novità di questa stagione. I giocatori che sono qui godono del supporto dell’intero gruppo, compreso l’allenatore, altrimenti non li avremmo portati al Venezia».

Poi, con grande chiarezza, c’è anche il mea culpa. «Non sapevamo se la nostra organizzaz­ione fosse pronta per la Serie A — ammette il presidente — è successo tutto molto rapidament­e: quest’anno abbiamo tutti capito che abbiamo molto da imparare.

Abbiamo lavorato sodo e i risultati in campo per la prima squadra non sono stati quelli che speravamo. Se qualcuno cerca un capro espiatorio per le nostre mancanze incolpi me, non uno dei miei colleghi». E al messaggio di Niederauer ne è seguito uno del diesse Mattia Collauto e del direttore dell’area tecnica Paolo Poggi, che si sono detti dispiaciut­i per i cori ostili e gli striscioni contro Menta: «Le responsabi­lità dell’intero gruppo di lavoro vanno condivise equamente. Chi ha raccolto gli onori della promozione deve adesso ugualmente sopportare gli oneri di un momento difficile. Sono stati commessi alcuni errori, motivo per cui sarà necessario, a fine campionato, sedersi intorno a un tavolo per risolvere le problemati­che emerse in questa stagione».

E per ora le voci di un addio di Collauto (dato vicino alla Triestina) e di Zanetti (accostato al Parma) a fine stagione sono state smentite. A breve tutto sarà più chiaro.

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Patron Duncan Niederauer

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