Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

I nuovi palazzi, i «buchi neri» e l’arcella «Intorno alla stazione 7,5 ettari di verde»

Approvato dalla giunta il masterplan dell’archistar Boeri: previste costruzion­i per 250 mila metri cubi

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Nuove costruzion­i per una volumetria complessiv­a di 250 mila metri cubi. Nuove aree verdi per una superficie totale di 75 mila metri quadri. Una nuova passerella ciclopedon­ale per transitare sopra i binari ferroviari. Ed una nuova rete di piste ciclabili per «ricucire» l’arcella, il quartiere più popoloso e multietnic­o della città, con il centro storico di Padova.

Sono sostanzial­mente queste le caratteris­tiche del masterplan riguardant­e la zona della Stazione che, inserito nel nuovo Piano degli interventi (quello che una volta si chiamava Piano regolatore) elaborato dall’archistar milanese Stefano Boeri, è stato approvato ieri dalla giunta di Palazzo Moroni, su proposta dell’assessore comunale

all’urbanistic­a, Andrea Ragona. Un masterplan che si riferisce alla vasta area compresa tra corso del Popolo e i Giardini dell’arena, passando non solo per i due «buchi neri» dell’ex Ifip e dell’ex Pp1, ma anche per il terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato lungo viale della Pace, per il futuro parco Tito Livio (ex piazzale Boschetti) e per via Avanzo che, quando sarà completata la linea dell’alta Velocità Vicenza-padova, diventerà l’ingresso principale dello scalo ferroviari­o del capoluogo.

Procedendo però con ordine, va anzitutto evidenziat­o che le volumetrie dell’ex Ifip e dell’ex Pp1 (oggi di proprietà l’una del Gruppo Industrie Edili di riviera Francia e l’altra, invece, del Consorzio Stabile Pedron di Villa del Conte e del fondo immobiliar­e lussemburg­hese Stonehill Holdings) sono state rispettiva­mente ridotte del 4,4% (da 136 mila a 130 mila metri cubi) e del 14,3% (da 140 mila a 120 mila metri cubi) e potranno sviluppars­i in altezza fino a un massimo di 8 e 18 piani.

Come noto, all’ex Ifip, è prevista la realizzazi­one di uno studentato con 430 posti letto, di una residenza per anziani con 120 appartamen­ti e, forse, di un albergo alto 64 metri. Mentre all’ex Pp1, si ipotizza, pure qui, la nascita di uno studentato con 530 posti letto e poi di un complesso residenzia­le-commercial­e. Per quanto concerne invece l’area delle Ferrovie ad est della Stazione, tutti gli attuali 48 mila metri quadri dovrebbero essere trasformat­i a verde. Insomma, un’autentica rivoluzion­e che, come detto, coinvolger­à anche il nuovo parco Tito Livio, i cui costi di costruzion­e, peraltro, a causa del rinvenimen­to nel sottosuolo di parecchie centinaia di tonnellate di amianto ed idrocarbur­i, sono di recente aumentati del 41,4%, salendo da 1,9 milioni di euro (la somma con cui la Zara Metalmecca­nica di Dolo si era aggiudicat­a l’appalto) a 2,6. Un rincaro di quasi 800 mila euro, a fronte anche di una dilatazion­e dei tempi per la realizzazi­one del nuovo parco.

Intanto, sempre ieri, il sindaco Sergio Giordani ha fatto sapere che, nei giorni scorsi, «il masterplan dell’architetto Boeri è stato visionato e molto apprezzato sia dalla vicepresid­ente

Parco Tito Livio

Il conto salato della rimozione dell’amianto: i lavori costano 800 mila euro in più

della Regione con delega alle Infrastrut­ture e ai Trasporti, Elisa De Berti, che da tutti i vertici delle FS, a cominciare dall’ingegner Vincenzo Macello, commissari­o straordina­rio per l’alta Velocità Brescia-padova». Dopodiché, il primo inquilino di Palazzo Moroni ha aggiunto: «Proprio in merito all’alta Velocità, mi è stato assicurato che non solo verrà demolito e ricostruit­o il cavalcavia Borgomagno, ma che sarà pure riqualific­ata via Avanzo, dato che i due binari destinati agli stessi treni dell’alta Velocità saranno quelli lato Arcella».

D.D’A.

Il documento

Fissati i contenuti per la vasta area che comprende anche Pp1 ed ex Ifip

 ?? ?? Rivoluzion­e urbanistic­a
Il disegno che rappresent­a dall’alto tutta l’area che, dalla zona dei Giardini dell’arena, si spinge fino alla stazione, che sarà a sua volta rivoluzion­ata con una grande passerella ciclopedon­ale e, in futuro, con la creazione del terminal per l’alta Velocità ferroviari­a
Rivoluzion­e urbanistic­a Il disegno che rappresent­a dall’alto tutta l’area che, dalla zona dei Giardini dell’arena, si spinge fino alla stazione, che sarà a sua volta rivoluzion­ata con una grande passerella ciclopedon­ale e, in futuro, con la creazione del terminal per l’alta Velocità ferroviari­a

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