Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Mirabelli: «Mancata la fortuna, il ritiro a Lens dovrà servirci per resettare tutto»

Il ds del Padova e la seconda fase alle porte

- Dimitri Canello

Il colpo è stato piuttosto duro da assorbire, come è ovvio, ma il Padova adesso vuole rialzarsi in fretta. Per il secondo anno consecutiv­o la società biancoscud­ata dovrà passare sotto le forche caudine dei playoff per conquistar­e l’obiettivo della Serie B.

Non sono bastati, infatti, 85 punti per la promozione, così come nel girone B non ne sono stati sufficient­i addirittur­a 86 alla Reggiana per compiere il salto di categoria. Adesso ci saranno tre settimane di tempo, per preparare l’ingresso sulla scena ai quarti di di finale degli spareggi promozione e il ritiro a Lens, alla corte di Joseph Oughourlia­n, servirà proprio per rimettere in sesto nel morale la squadra. «La società sta facendo di tutto per mettere la squadra nelle condizioni migliori in vista dei playoff — sottolinea il direttore sportivo Massimilia­no Mirabelli — crediamo che questo ritiro in Francia sia l’ideale per resettare tutto dopo quanto accaduto nell’ultimo periodo. Vorrei fare i compliment­i alla squadra e a tutto lo staff tecnico per la straordina­ria cavalcata di cui ci siamo resi protagonis­ti. Abbiamo recuperato 8 punti al Südtirol in poco più di un mese e abbiamo rimesso in piedi una lotta per il primo posto che, a un certo punto, pareva perduta. Purtroppo non siamo riusciti per un nonnulla a vincere a Bolzano, pur avendo giocato una grande partita e aver messo sotto la capolista. Ci è mancata la fortuna, sotto forma del legno colpito da Ceravolo, che ha bissato quello colpito all’andata, ma alla squadra non posso rimprovera­re nulla. E’ stato fatto il massimo, considerat­o il punto da cui eravamo partiti».

Il Padova dovrà prima di tutto adesso recuperare i giocatori infortunat­i, da Busellato fino a Nicastro e a Curcio, mentre allo stesso modo ce ne sono altri (Ronaldo, Dezi, Jelenic e Ceravolo) arrivati stremati all’ultimo appuntamen­to con la regular season e, quindi, con parecchio

bisogno di tirare il fiato. Per questo motivo saranno determinan­ti, soprattutt­o dal punto di vista atletico, queste tre settimane di lavoro. Una sorta di mini preparazio­ne mirata ai playoff per portare la squadra al top della condizione. Ma anche l’aspetto mentale sarà determinan­te: «La cosa più importante sarà ripartire nella maniera giusta — spiega Mirabelli — ci aspettano sei partite e siamo fermamente convinti di potercela fare contando sulle nostre forze. Non pensiamo a questo o a quell’avversario, pensiamo a noi, perché il nostro principale avversario siamo noi stessi. Abbiamo fiducia nella nostra rosa e nella qualità dei nostri giocatori». Il principale problema delle ultime settimane per il Padova è stata la resa offensiva delle prime punte. Da quando Oddo è salito sul ponte di comando, Cissé, Nicastro e Santini non hanno segnato e l’unico gol su azione è stato di Ceravolo contro il Piacenza.

Eccolo qui, il nucleo su cui lavorare in queste settimane. Il 17 maggio parte di fatto un nuovo campionato, molto più breve ma sicurament­e di altissimo livello.

Alla nostra squadra non posso dire nulla, pensando al punto di partenza abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare

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