Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tari, «tesoretto» comunale contro gli aumenti previsti
Oggi Consiglio: si lavora per far approvare emendamento bipartisan
ROVIGO «Stiamo lavorando per arrivare a un emendamento condiviso, da discutere nel consiglio comunale, per evitare che la tassa sui rifiuti (Tari, Ndr) si alzi». Ieri l’assessore comunale del capoluogo al Bilancio, Andrea Pavanello, ha dato conto che la maggioranza sta cercando di trovare, pescando dal «tesoretto» di 6 milioni di euro dell’avanzo nella cassa comunale, i fondi necessari per evitare i paventati rincari della tassa rifiuti. Rincari che potrebbero arrivare anche al 27% in più rispetto a quanto pagato nel 2021.
Oggi pomeriggio in consiglio comunale si vedrà se il lavoro tra maggioranza e opposizione porterà frutti. Il tema dei rincari della Tari è emerso in commissione consiliare Bilancio, alla quale partecipava anche il sindaco Edoardo Gaffeo. Nell’incontro l’opposizione ha chiesto, considerati i 6 milioni di avanzo in cassa del Comune, di erogare aiuti aumentando lo spettro di esenzioni, sgravi e riduzioni. Gaffeo ha aperto, riservandosi di valutare la proposta con gli uffici comunali e la sua maggioranza per giungere ad un emendamento bipartisan.
Intanto Antonio Laruccia, sindaco di Trecenta e presidente del Consiglio di bacino rifiuti, parla di aumenti «al massimo del 6 per cento e limitati fino al 2024, anno in cui arriverà la tariffa puntuale al posto della Tari». Il 16 maggio un incontro coi sindaci all’interporto nel quale si cercherà di arrivare ad una soluzione per evitare i rincari. A prevedere l’aumento della Tari è il piano industriale del 2020 di «Ecoambiente», la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in Polesine.
La questione viene affrontato di petto dal consigliere di opposizione rodigino Antonio Rossini, che ricorda come «si stia pagando sempre di più, malgrado la raccolta differenziata in gran parte della città esista già da tempo». In questi giorni è partito il «porta a porta» nel quartiere rodigino San Pio X ed entro l’anno sarà applicato in tutto il capoluogo.
Sul fronte-bollette, poi, resteranno inalterate quelle di «Acquevenete», l’ente gestore gli acquedotti. Nell’assemblea di ieri, che ha approvato il bilancio, è poi emerso che nel 2021 gli interventi di rifacimento e sostituzione di condotte idriche vecchie e ammalorate sono stati di 4,8 milioni di euro nell’area ex «Polesine Acque».