Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
IL NATURALISTA
GIAMBATTISTA BROCCHI, VITA E STUDI A 250 ANNI DALLA NASCITA
Domani un convegno per ricordare lo studioso bassanese tra i fondatori della paleontologia moderna
Un naturalista a tutto campo e dalla vita errante. Fatta di viaggi come il percorso a piedi dell’intero Appennino, da Modena fino al sud Italia. Era il 1812, lui aveva quarant’anni e da quell’esperienza avrebbe tratto il materiale per la sua «Conchiologia fossile subappennina», cioè il lavoro che gli diede fama oltre i confini. «Forse la critica inglese non ha mai parlato con tanto favore di un’opera non inglese e ovunque ho sentito parlare di voi in Germania, in Inghilterra, in Francia». Sono le parole che Alberto Parolini scrive a Giambattista Brocchi, nel 1817, a proposito di quell’opera pubblicata tre anni prima a Milano. Un’opera che sarà tra i punti toccati dal convegno con cui Bassano del Grappa inizia le celebrazioni in onore di Brocchi, illustre naturalista bassanese, a 250 anni dalla sua nascita. Parliamo del convegno di domani, dalle 16 alle 19, in Sala Chilesotti al Museo Civico di Bassano (accesso gratuito su prenotazione, con esibizione di green pass rafforzato e utilizzo di mascherina Ffp2) dove diversi ospiti si occuperanno di Brocchi, della sua originale idea sulla storia delle specie, del suo essere considerato tra i fondatori della paleontologia moderna, tra i precursori della biologia evoluzionistica e una delle massime glorie della geologia italiana. Nato a Bassano nel 1772, morto a Karthum nell’attuale Sudan nel 1826, di Brocchi si vogliono ricordare l’eredità culturale, i tanti campi d’interesse e i lasciti che hanno portato alla fondazione del museo e della biblioteca civica di Bassano. Il convegno, allora. Con le istituzioni e la direttrice dei Musei Civici di Bassano Barbara Guidi si parlerà delle celebrazioni in programma. Quindi si entrerà nel vivo con la lectio magistralis di Stefano Dominici, studioso di Brocchi, curatore del Museo di Storia Naturale di Firenze e, sempre a Firenze, professore a contratto di Paleontologia dell’università. «Dal Brenta al Beagle – Giambattista Brocchi e il dibattito sulla storia delle specie dal 1796 al 1836», il titolo della lectio di Dominici. Quattro gli interventi che seguiranno. Il primo, di Stefano Pagliantini, responsabile della biblioteca civica, dedicato a «Giambattista Brocchi e la nascita della Biblioteca Civica di Bassano – Una storia di carte, di libri e di passioni culturali». Il secondo, di Francesco Berti, professore associato di Storia delle dottrine politiche all’università di Padova, in merito alla riedizione critica del «Giornale delle osservazioni fatte ne’ viaggi in Egitto, nella Siria e nella Nubia da G.B. Brocchi». Il terzo, di Giuseppe Busnardo, curatore volontario dei Musei Civici (collezioni naturalistiche), lui che racconterà il progetto di restauro dell’erbario egiziano di Brocchi, un’idea che rientra in un orizzonte più ampio ossia quello di sistemare e ordinare gli studi compiuti da Brocchi nei suoi ultimi anni di vita. Infine quello di Martina Polo, preside del Liceo Brocchi di Bassano, incentrato sull’«intitolazione del Liceo cittadino al naturalista bassanese».
A moderare il tutto Paolo Mietto, studioso senior, già professore associato di Geologia Stratigrafica all’ateneo di Padova.
Ricordano, gli organizzatori, che «Brocchi, erede degli insegnamenti geologici di Giovanni Arduino, Alberto Fortis e Antonio Gaidon e acuto conoscitore della letteratura naturalistica, presentò al mondo intero una sua originale idea sulla storia delle specie», teoria che «ebbe risonanza internazionale», «fu basata su solidi dati scientifici» e «sopravvisse alla sua morte nel 1826». L’intero progetto dedicato al 250° anniversario di Brocchi è curato dal già citato Busnardo e promosso dal Comune di Bassano del Grappa con l’organizzazione dei Musei Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa: tra i patrocini quelli della Società Botanica Italiana, Accademia Olimpica di Vicenza, Associazione Nazionale dei Musei Scientifici, Società Geologica Italiana, Società Paleontologica Italiana e Società Italiana di Malacologia. (Info su: www.museibassano.it e prenotazioni convegno su info@mabicomunicazione.com).