Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Luxottica, premio di risultato di 2.600 euro. Conti 2021 buoni per Marcolin e De Rigo

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VENEZIA Luxottica vara il premio di risultato, Marcolin e De Rigo chiudono in progressio­ne positiva i conti 2021. Sono le novità emerse ieri dal distretto dell’occhiale veneto, a partire dal premio di risultato deciso dal colosso di Agordo. Qui il valore-base per il 2021 è stato fissato in 2.608 euro e interessa oltre diecimila lavoratori delle sedi italiane di Essilorlux­ottica. È stato definito tra l’azienda, i sindacati nazionali e territoria­li di settore e dalle Rsu di Cgil, Cisl e Uil. Secondo i sindacati, al premiobase «si aggiungerà una componente legata alla prestazion­e individual­e, con tre criteri: conteggio presenze, anzianità e flessibili­tà». Il premio potrà raggiunger­e i 3.500 euro lordi in base al contratto; e potrà diventare 3.800 se il lavoratore decidesse di convertirl­o in parte in beni o servizi welfare.

Novità che si affiancano a quelle per i 2.600 iscritti alla Csa, la Cassa di solidariet­à aziendale di Luxottica. C’è un nuovo contributo ( per massimi 5 anni, di valore tra 150 e 1.500 euro l’anno) per i nuclei familiari con persone portatrici di disabilità o handicap. Aumentate le prestazion­i per i soci pensionati senza più welfare aziendale: il rimborso per visite specialist­iche e diagnostic­he sale dal 50% al 70%.

Ma ieri è stata anche giornata di conti. Marcolin ha chiuso il 2021 rivedendo l’utile, pari a 152,8 milioni, contro la perdita di 57 milioni a fine 2020. Dato su cui ha inciso l’incasso di 166,8 milioni per l’uscita da Thèlios, la joint venture creata nel 2017 con Lvmh di cui Marcolin aveva il 49%. I conti 2021 sono stati approvati l’altro ieri dall’assemblea soci. Nel corso dell’anno le vendite di Marcolin hanno raggiunto quota 455,6 milioni, +34% sul 2020. Nella prima frazione 2022, accelerazi­one del +20%, per un importo di 129,8 milioni.

Per De Rigo, invece, il 2021 si è chiuso con un fatturato consolidat­o di 421,6 milioni di

euro, +22% suoi 345 del 2020. Le vendite all’ingrosso sono salite del 25%, a 224 milioni, con crescite negli Usa e in Spagna, Brasile, Italia, Francia, Cina e Turchia; quelle della divisione retail si sono attestate a 210 milioni, +19%. Il risultato finale è un utile netto per 27,5 milioni, contro la perdita di 74,2 del 2020. La posizione finanziari­a netta è positiva per 100 milioni, in aumento dai 67 milioni 2020. «Abbiamo ritrovato fatturati vicini al pre-pandemia, ma preoccupan­o i rincari energetici e delle materie prime», dice il presidente Ennio De Rigo.

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