Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Lane all’assalto della capolista Baldini: «Cuore, grinta e coraggio»
«Proviamoci tutti insieme per 95 minuti. Poi, quando sarà finita la partita, ognuno tirerà le proprie conclusioni. Ma solo tutti insieme possiamo battere una squadra forte come il Lecce».
Francesco Baldini lancia una sorta di appello alla piazza e ai tifosi a poche ore dalla sfida del Menti. E sarà un Menti caldo, con oltre 9.000 tifosi presenti. Il Lane oggi alle 14 affronta la «big» della serie B, il Lecce capolista: una vittoria a Vicenza per la squadra di Baroni significherebbe promozione in A, ma per sperare nei playout il Lane deve per forza battere la prima della classe. «La cosa più importante è come si affronta la partita — continua Baldini — perché se andiamo a vedere i numeri del Lecce sono impressionanti: squadra che ha vinto di più dopo la Cremonese, secondo miglior attacco, miglior difesa, ai primi due posti dei capocannonieri con Coda e Strefezza. Nelle ultime undici gare hanno perso una volta sola e hanno solo quattro sconfitte in tutto. Per questo contano l’aspetto mentale, fisico, di temperamento. Abbiamo tanto da perdere e mi aspetto una grande partita dai miei ragazzi. Ho visto occhi, spirito e concentrazione diversi, mi auguro che li mettano in campo». Per quanto riguarda la formazione in forse Bikel e Greco, in recupero dagli infortuni e comunque convocati: «hanno fatto allenamento differenziato», precisa Baldini. Rientrano Giacomelli e Padella dalla squalifica, davanti partirà Diaw in un modulo che potrebbe confermare quello di Como.
«Teodorczyk ha una spalla non a posto e che non gli permette di essere il giocatore che è sempre stato e io devo gestire i 95 minuti», spiega il tecnico. Che poi sottolinea come il Vicenza dovrà giocare di squadra. «Aggressività, pressing, occupare e chiudere gli spazi perché il Lecce è bravo a palleggiare, ti può anche uscire ma quando trovi undici giocatori votati alla fase difensiva non è facile che la squadra prenda gol. Penso che il miglioramento più grande tra Perugia e Como sia stato questo: abbiamo lottato con una partecipazione totale che non avevo visto col Perugia. A Como abbiamo vinto di squadra e voglio ora accentuare questo aspetto. Non sempre vincono i migliori e dobbiamo affrontare i migliori con una determinazione clamorosa e lasciare sul campo tutto quello che abbiamo: cuore, testa e determinazione. Noi dobbiamo uscire senza più niente dentro, perché avremo messo tutto sulla partita. Sarà uno stadio pieno e bellissimo. E non ho bisogno di prepararla dal punto di vista della motivazione, se non ci fosse in una partita così vorrebbe dire che non possiamo più fare questo lavoro». Resta un Vicenza che anche a Como, nella prima mezz’ora, ha rischiato qualcosa: un aspetto che con il Lecce dovrà essere ridotto al minimo se non azzerato. «Abbiamo avuto una settimana in più per lavorare, ma è questione di tempo e noi non ce l’abbiamo — conclude Baldini — ho giocatori che apprendono in fretta ma per sistemare la fase difensiva servono mesi. Non può già essere un meccanismo perfetto».