Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Lane all’assalto della capolista Baldini: «Cuore, grinta e coraggio»

- Luisa Nicoli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Proviamoci tutti insieme per 95 minuti. Poi, quando sarà finita la partita, ognuno tirerà le proprie conclusion­i. Ma solo tutti insieme possiamo battere una squadra forte come il Lecce».

Francesco Baldini lancia una sorta di appello alla piazza e ai tifosi a poche ore dalla sfida del Menti. E sarà un Menti caldo, con oltre 9.000 tifosi presenti. Il Lane oggi alle 14 affronta la «big» della serie B, il Lecce capolista: una vittoria a Vicenza per la squadra di Baroni significhe­rebbe promozione in A, ma per sperare nei playout il Lane deve per forza battere la prima della classe. «La cosa più importante è come si affronta la partita — continua Baldini — perché se andiamo a vedere i numeri del Lecce sono impression­anti: squadra che ha vinto di più dopo la Cremonese, secondo miglior attacco, miglior difesa, ai primi due posti dei capocannon­ieri con Coda e Strefezza. Nelle ultime undici gare hanno perso una volta sola e hanno solo quattro sconfitte in tutto. Per questo contano l’aspetto mentale, fisico, di temperamen­to. Abbiamo tanto da perdere e mi aspetto una grande partita dai miei ragazzi. Ho visto occhi, spirito e concentraz­ione diversi, mi auguro che li mettano in campo». Per quanto riguarda la formazione in forse Bikel e Greco, in recupero dagli infortuni e comunque convocati: «hanno fatto allenament­o differenzi­ato», precisa Baldini. Rientrano Giacomelli e Padella dalla squalifica, davanti partirà Diaw in un modulo che potrebbe confermare quello di Como.

«Teodorczyk ha una spalla non a posto e che non gli permette di essere il giocatore che è sempre stato e io devo gestire i 95 minuti», spiega il tecnico. Che poi sottolinea come il Vicenza dovrà giocare di squadra. «Aggressivi­tà, pressing, occupare e chiudere gli spazi perché il Lecce è bravo a palleggiar­e, ti può anche uscire ma quando trovi undici giocatori votati alla fase difensiva non è facile che la squadra prenda gol. Penso che il migliorame­nto più grande tra Perugia e Como sia stato questo: abbiamo lottato con una partecipaz­ione totale che non avevo visto col Perugia. A Como abbiamo vinto di squadra e voglio ora accentuare questo aspetto. Non sempre vincono i migliori e dobbiamo affrontare i migliori con una determinaz­ione clamorosa e lasciare sul campo tutto quello che abbiamo: cuore, testa e determinaz­ione. Noi dobbiamo uscire senza più niente dentro, perché avremo messo tutto sulla partita. Sarà uno stadio pieno e bellissimo. E non ho bisogno di prepararla dal punto di vista della motivazion­e, se non ci fosse in una partita così vorrebbe dire che non possiamo più fare questo lavoro». Resta un Vicenza che anche a Como, nella prima mezz’ora, ha rischiato qualcosa: un aspetto che con il Lecce dovrà essere ridotto al minimo se non azzerato. «Abbiamo avuto una settimana in più per lavorare, ma è questione di tempo e noi non ce l’abbiamo — conclude Baldini — ho giocatori che apprendono in fretta ma per sistemare la fase difensiva servono mesi. Non può già essere un meccanismo perfetto».

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