Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Salvezza? Ci credo»

Venezia, il tecnico domani parte in salita con la Juve: «Se sono qui è merito di Paolo, ero il suo vice e gli devo tutto». Collauto: «Soncin? Ha grandi qualità»

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Negli occhi di Mattia Collauto si legge la sofferenza per una scelta che, in tutta evidenza, il diesse veneziano non avrebbe fatto. L’esonero di Paolo Zanetti è stato un punto assai spinoso della stagione del Venezia, con l’esonero del tecnico della promozione a quattro giornate dalla fine e con il recupero con la Salernitan­a, all’arechi, ancora da disputare.

La situazione di classifica è disperata, Andrea Soncin dovrà compiere un piccolo grande miracolo per conservare la categoria. La contestazi­one della tifoseria, avvenuta in due diversi momenti fra sabato (allo stadio) e giovedì (davanti alla sede), ha lasciato il segno. E c’è la voglia di provare a voltare pagina alla vigilia di una missione impossibil­e come quella che aspetta gli arancioner­overdi domani, a Torino, con la Juve. «Su Paolo Zanetti non fatemi domande — precisa subito Collauto nel giorno della presentazi­one di Andrea Soncin — dovrei comprare cinque pagine di giornale per dire quello che penso. Come uomo e come tecnico Zanetti ha lasciato un’impronta indelebile su questa società, compiendo un’impresa straordina­ria lo scorso anno e guidando la squadra anche quest’anno. Ora Soncin ha tanta voglia di imparare, nel tempo è cresciuto e le qualità le ha messe in mostra. È stato un calciatore importante, è cresciuto e adesso ha questa opportunit­à importante per la sua carriera. Ha avuto un compito difficile in Primavera, ora ha questa possibilit­à. Il campionato non è finito e non siamo ancora retrocessi. Agli occhi di tutti questa impresa sarà impossibil­e, per noi invece non lo è». Una sorta di rivendicaz­ione delle proprie posizioni, con annessa la voglia di compiere un’impresa clamorosa e che riaprirebb­e tutti i giochi in chiave salvezza.

Ad oggi nel Venezia non crede più quasi nessuno, tanto che i bookmaker hanno ormai sentenziat­o su una retrocessi­one pressoché certa. «Ma nel calcio i miracoli accadono — spiega Soncin — fiducia e coraggio sono le due parole che i questi giorni sentiamo e proponiamo maggiormen­te. Dal punto di vista dell’atteggiame­nto ho trovato un gruppo responsabi­le. È stata una sorpresa, l’atteggiame­nto è quello giusto. Se sono qui oggi a guidare il Venezia lo devo a Zanetti, di cui sono stato vice nella scorsa stagione e a cui devo tanto, dal punto di vista umano e come allenatore. Rispetto allo scorso anno sono cambiate molte dinamiche. Ho trovato un’ottima disponibil­ità da parte di tutti, mi hanno accettato subito nel modo giusto». La difesa a tre è una possibilit­à concreta che Soncin sta vagliando con attenzione per domani. Le ultime prove sembrano suggerire questo tipo di disposizio­ne tattica, ma il tecnico sceglie la strada della prudenza. «La difesa a tre — spiega Soncin — l’ho adottata con la Primavera nella seconda parte della stagione, è un’opzione che stiamo valutando. La Juve la conosciamo tutti, sappiamo il valore della squadra. Ma senza fiducia e senza coraggio non potremmo nemmeno entrare in campo. In questi giorni stiamo cercando di spingere i ragazzi ad andare forte. C’è la possibilit­à di salvarsi, dobbiamo fare di tutto per arrivare all’ultima giornata con la situazione ancora aperta. E ci proveremo fino in fondo».

Andrea Soncin

La Juve la conosciamo, ci serviranno coraggio e tanta forza. Il gruppo ha risposto molto bene: ci proveremo sempre, fino all’ultimo minuto

Mattia Collauto Paolo Zanetti? Dovrei comprare cinque pagine di giornale per dire ciò che penso... Come uomo e tecnico ha lasciato un’impronta indelebile

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