Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Forza Italia ha deciso: correrà per Flavio Tosi
Verona, l’ex sindaco incassa il sì di Berlusconi. La Lega: «Dispiace, gli elettori ci chiedono unità».
VERONA Alla fine FI sceglie davvero lo strappo e a Verona Flavio Tosi incassa l’appoggio formale degli azzurri. Un via libera arrivato direttamente da Berlusconi. Una scelta che inciderà sulle prossime amministrative scaligere ma che approfondisce un solco nell’intera coalizione di centrodestra a livello nazionale.
VERONA Il via libera è arrivato nella notte, e a darlo è stato Silvio Berlusconi in persona. Erano da poco passate le 23 di venerdì sera quando, dopo un ultimo vertice con Antonio Tajani, il Cavaliere ha pronunciato il suo definitivo sì all’alleanza con Flavio Tosi a Verona, in vista delle elezioni comunali del 12 giugno. Un’alleanza che cambia il volto della campagna elettorale, e non solo in riva all’adige.
La decisione di «tagliare i ponti» con Giorgia Meloni e Matteo Salvini (che sostengono invece la rielezione a sindaco di Federico Sboarina) è stata presa da FI nel pieno della convention nazionale di Fratelli d’italia, a Milano, (dove la Meloni aveva inserito tra i relatori ufficiali proprio Sboarina) ma soprattutto nel pieno delle polemiche interne al centrodestra, spaccato in Sicilia ma ancora incerto sulle alleanze di diversi altri comuni. Un segnale pesantissimo, quindi. Anche perché adesso nasce ufficialmente un «tridente veronese» formato da Berlusconi, Tosi e Matteo Renzi, alleati a Verona e forse pronti a prefigurare anche una nuova realtà politica nazionale, in vista delle elezioni politiche del prossimo anno. La vicenda era partita dalla decisione degli Azzurri veronesi e veneti, in rotta con Sboarina e decisi ad affiancare Tosi, che aveva già ottenuto l’appoggio di Italia Viva. Ed il più lesto nel raccogliere quel segnale, ovviamente, è stato lo stesso Tosi, che ieri ha subito ringraziato, uno per uno, i promotori della scelta forzitalista («l’amico consigliere regionale Alberto Bozza, il Senatore Massimo Ferro, il coordinatore provinciale Claudio Melotti e quello regionale Michele Zuin, che si sono tutti impegnati con grande convinzione»).tosi ha aggiunto che «Forza Italia tornerà ad avere il ruolo che le compete in una città che ha nel suo dna i valori di centrodestra liberale che il partito di Berlusconi da 28 anni è il solo a incarnare autenticamente».
Dal fronte filo-sboarina s’incassa il colpo e si chiamano diversi forzitalisti «storici» (come l’ex assessore regionale Giancarlo Conta) a fare muro. Dalla Lega, infine, arriva il commento del candidato vicesindaco Roberto Mantovanelli: «Dispiace che Forza Italia sia l’unica componente rimasta fuori dalla galassia del centrodestra veronese per dinamiche che appaiono poco comprensibili, mentre gli elettori ci chiedono unità per contrastare le sinistre. Ma da parte nostra – aggiunge l’esponente del Carroccio - rimane l’auspicio per il futuro di una coalizione pienamente compatta».
Una frase che sembra riferirsi all’ipotesi che Forza Italia appoggi Tosi al primo turno ma possa poi appoggiare Sboarina nel caso in cui al ballottaggio andassero il sindaco in carica e il candidato del centrosinistra, Damiano Tommasi. E nello stesso senso sembra andare una dichiarazione del sindaco di Venezia: «Ho una buona considerazione del Tosi amministratore, - ha detto Luigi Brugnaro - ma credo che Sboarina meriti la riconferma, e a lui ho consigliato di non accettare “provocazioni’, perché immagino dopo con Tosi ci possa anche essere la possibilità di una ricucitura».
” Tosi Ringrazio chi si è impegnato con grande convinzione in questo progetto