Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Brugnaro scende in campo per Peghin
Padova, il sindaco di Venezia in città: nella sua lista anche Bianzale, che sfiduciò Bitonci
PADOVA Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e l’aspirante sindaco di Padova, Francesco Peghin, si sono dati appuntamento ieri al Caffè Pedrocchi per presentare la lista di Coraggio Italia (il partito fondato da Brugnaro) a sostegno di Peghin stesso. «Con Francesco Padova diventerà una citta di livello internazionale», ha detto Bruganro, rilanciando l’asse con Venezia. Nota: il lista anche Manuel Binazale, che nel 2017 sfiduciò Bitonci, grande sponsor di Peghin.
PADOVA Entrambi imprenditori nonché civici di centrodestra, si conoscono da una quindicina d’anni. Ossia da quando, titolare uno della veneziana Umana e l’altro della padovana Blowtherm, erano presidenti di Confindustria per i rispettivi territori provinciali. Una conoscenza che, sin da subito, si è trasformata in una solida amicizia. Tanto che, ieri mattina, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e l’aspirante primo cittadino di Padova, Francesco Peghin, si sono dati appuntamento nella Sala Bianca del Caffè Pedrocchi per la presentazione della lista di Coraggio Italia (il partito fondato dallo stesso Brugnaro), ovvero una delle nove che, alle elezioni amministrative di giugno, sosterranno l’ex numero uno degli industriali euganei.
«Noi non siamo contro nessuno e non ci sentirete mai parlar male di nessuno. Detto questo però – ha scandito il sindaco di Venezia – sia io che Francesco siamo persone che, a promesse ed annunci, preferiscono i fatti. E in questo senso, quando sarà a capo del Comune, il mio vecchio amico, in sinergia con il presidente della Regione, Luca Zaia, avrà un compito molto importante. Cioè quello di far diventare Padova una città di livello internazionale. Come? Accelerando il più possiha bile la costruzione del nuovo ospedale che, quando sarà pronto, dovrà essere un’eccellenza medico sanitaria a servizio non solo dei padovani e dei veneti, ma anche di tutto il resto del mondo». Dopodiché, a chi gli ha domandato quale fosse la sua opinione sul sindaco in carica Sergio Giordani, il leader di Coraggio Italia ha risposto: «Oltre ad essere un imprenditore “prestato” alla politica come me e Francesco, non posso negare che sia una brava persona. Ma devo pure dire che, negli ultimi cinque anni, quand’eravamo al timone dei nostri rispettivi Comuni, non ci sono stati chissà quali rapporti». Quindi, con a fianco il coordinatore regionale e il vicepresidente nazionale del partito (cioè il deputato trevigiano Raffaele Baratto e quello padovano Marco Marin), Peghin ha alzato un po’ i toni: «Padova è una città immobile ed in costante declino. E a dirlo non sono io, ma l’ultimo report del Sole 24 Ore, che colloca appunto Padova al 33° posto in Italia per qualità della vita – ha ricordato l’imprenditore del centrodestra – alle spalle, tra le altre, di Trieste, Verona, Udine, Treviso, Reggio Emilia, Brescia, Modena e Vicenza: tutti centri che non dovrebbero avere nulla in più del nostro. E sapete di chi è la colpa di tale debacle? Del centrosinistra che, dal 1995 ad oggi, mal governato Palazzo Moroni per quasi vent’anni».
Polemiche a parte, però, quali sono i volti più noti della lista di Coraggio Italia? Due in particolare. Anzitutto, quello di Alberto Mazzocco, fondatore di Radio Padova nel 1975 nonché presidente del Calcio Padova dal 2000 al 2004, e poi quello di Manuel Bianzale, già capogruppo di Forza Italia da giugno 2014 a novembre 2016. Quest’ultimo, per la cronaca, fu uno dei cinque consiglieri di maggioranza (insieme con Carlo Pasqualetto, Riccardo Russo, Fernanda Saia ed Antonio Foresta) che sfiduciarono, dal notaio, l’allora sindaco leghista Massimo Bitonci. A tal punto che, alle amministrative 2017, si candidò nella squadra di Giordani Sindaco, raccogliendo 173 preferenze. Mentre adesso, convinto dall’amico Marin, ha deciso di rientrare nel centrodestra. E proprio Marin, uno dei principali artefici della caduta dello stesso Bitonci, ha replicato ieri così a chi gli ha chiesto se non provasse un certo imbarazzo ad essere nuovamente alleato dell’ex primo cittadino del Carroccio: «Il passato è passato. E comunque, uno come Peghin, io l’avrei candidato a sindaco già nel 2014...». Insomma, più di qualche sassolino è rimasto.
Coraggio Italia, movimen -to del patron di Umana, presenta una lista in città Due i volti noti: l’ex FI Manuel Bianzale, tra i cinque che sfiduciaro no Bitonci, e il fondatore di Radio Padova, Alberto Mazzocco