Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Cittadella fa festa in casa, Cassandro-gol e Brescia ko

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Avviso ai naviganti: il Cittadella non regala nulla neppure quando è senza obiettivi concreti. Come Al Del Duca di Ascoli i granata giocano col coltello fra i denti e portano a casa addirittur­a una vittoria, battendo il Brescia in piena corsa per la promozione diretta e conquistan­do ancor più credibilit­à di quanta già non ne avessero. Vittoria pulita, che non fa una grinza, per come arriva e per come matura. Con un gol bellissimo e altrettant­a determinaz­ione nel difendere il tesoretto conquistat­o con fatica e pazienza. «Nel corso dell’anno — spiega Edoardo Gorini — abbiamo sbagliato una partita e mezza come prestazion­e, aumenta il rammarico e facciamo fatica ad accettare quello che è successo. Abbiamo fatto quello che ci eravamo già detti prima di Ascoli: onorare la maglia e vincere la partita. Meritavamo di vincere già al Del Duca. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, nella ripresa sofferto ma ci sta contro il Brescia». Sul campo è battaglia, sugli spalti ci sono più tifosi bresciani che granata. Ne viene fuori una partita vera e tesa, con il gol bellissimo di Cassandro a fare la differenza. Prima chance per il Cittadella al 10’: mezza rovesciata di Tavernelli, Joronen respinge in qualche modo ed evita il vantaggio. Il Brescia fa poco, si affaccia dalle parti di Maniero con Tramoni, poi rischia di subire gol al 38’ con Beretta. Nel finale di tempo è Moreo ad andare a un passo dal vantaggio, senza però inquadrare lo specchio della porta. La ripresa inizia con un’occasione incredibil­e per Bertagnoli, che spedisce a lato di un soffio, senza che Moreo riesca a intervenir­e da pochi passi. Al 17’, però, la sblocca Cassandro: meraviglio­so il destro dell’esterno granata, che riceve da Tavernelli infilando Joronen all’angolino. Il Brescia pigia sull’accelerato­re e costruisce due grandi occasioni da gol con Sabelli e Jagiello. Assedio finale della squadra di Corini, che sbatte su Maniero con il tentativo di Palacio. E ora per i granata l’ultima a Cosenza, per sorprender­e ancora.

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