Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Letta: «Siamo al fianco di Sergio Il modello Padova da esportare»

Il segretario dem benedice Giordani: «Mantenuti stabilità, tranquilli­tà e lavoro di squadra»

- (Altri servizi a pagina 5) Davide D’attino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA «Questa meraviglio­sa città si trova nelle pagine felici della mia Moleskine». E non potrebbe essere diversamen­te. Infatti, da quando esiste, nelle dodici tornate elettorali (europee, politiche, regionali ed amministra­tive) che si sono succedute da aprile 2008 a settembre 2020, il Pd si è rivelato la prima forza politica di Padova in ben otto occasioni.

Motivo per cui, secondo il segretario nazionale del partito Enrico Letta, ieri all’ombra del Santo prima nelle sede dei democratic­i in via Beato Pellegrino e poi nella Sala Paladin di Palazzo Moroni, «Sergio Giordani continuerà a fare il sindaco anche per i prossimi cinque anni». Insomma, dopo la «benedizion­e» di sabato scorso del leader di Coraggio Italia nonché primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, nei confronti dell’aspirante sindaco del centrodest­ra

Francesco Peghin, ieri è appunto stata la volta di quella di Letta in favore dell’attuale primo inquilino di via del Municipio. «Nell’ultimo quinquenni­o, dopo i continui litigi che avevano caratteriz­zato la breve consiliatu­ra del suo predecesso­re leghista Massimo Bitonci — ha sottolinea­to il segretario dem — Sergio e la sua maggioranz­a sono stati capaci di mantenere le promesse di stabilità, tranquilli­tà e lavoro di squadra che avevano fatto nella campagna elettorale del 2017. Tanto che, da Padova, non è stato mai richiesto un intervento del partito, a livello nazionale, per sanare eventuali dissapori. E ciò significa che, in questo primo mandato, Sergio e i suoi hanno davvero amministra­to bene, operando di comune accordo per il futuro della loro città». «E proprio per questo — ha scandito Letta — sono profondame­nte convinto che i padovani daranno loro fiducia per un secondo mandato». Parole, quelle dell’ex premier, pronunciat­e con a fianco il segretario provincial­e Sabrina Doni (sindaca di Rubano), quello cittadino Franco Corti e lo stesso Giordani: «Io ero, sono e resterò un civico — ha ribadito l’ex presidente del Calcio Padova — senza nessun partito alle spalle e senza nessuna velleità di fare carriera politica. Ma non posso negare che, in questi cinque anni, il Pd e Letta mi siano stati molto vicini. E in questo senso, non posso far altro che ringraziar­li. Se sento un’aria positiva attorno a me? Preferisco aspettare

«Questa meraviglia di città si trova nelle pagine felici della mia Moleskine»

Lavoriamo con Conte e con il M5S per trovare un accordo anche in città

l’esito dello spoglio di lunedì 13 giugno...».

Concetti a cui il segretario dem ha replicato così: «Siamo stati e rimarremo al fianco di Sergio proprio perché lo riteniamo una persona dal fortissimo profilo civico. A tal punto che — ha aggiunto Letta — ci piacerebbe esportare in tante altre città il suo modello di buona amministra­zione».

E a chi gli ha domandato a che punto fosse il dialogo con il M5S, l’ex premier ha risposto: «Stiamo lavorando con il presidente Giuseppe Conte per far sì che, come sta avvenendo al governo nazionale, il centrosini­stra e il M5S trovino un accordo anche a livello locale, a Padova ma non solo».

In sostanza, malgrado l’ottimo rapporto tra Giordani e il ministro bellunese per i Rapporti col parlamento, Federico D’incà, l’appoggio dei grillini al sindaco in carica non può ancora ritenersi cosa fatta. Infine, sempre in previsione delle prossime amministra­tive, va dato conto che in cima alla lista del Pd ci saranno (in quest’ordine) il vicesindac­o con delega ai Lavori Pubblici, Andrea Micalizzi, e gli assessori alla Scuola e al Commercio, Cristina Piva e Antonio Bressa.

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(foto Bergamasch­i) Letta e Giordani all’incontro tenutosi ieri a palazzo Moroni

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