Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ozpetek porta a teatro Mine Vaganti con Forte, Pannofino e Marchini
Adistanza di un decennio dal successo dirompente di Mine vaganti sugli schermi cinematografici, Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di quel film apprezzato per la capacità di coniugare leggerezza e impegno etico-sociale, vincitore di numerosi premi, tra cui due David di Donatello, 5 Nastri d’argento, 4 Ciak d’oro. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Toniolo di Mestre da questa sera (ore 19.30) a domenica 8 maggio (ore 16.30). Informazioni, www.culturavenezia.it/toniolo.protagonisti, Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano, Simona Marchini. Le scene sono di Luigi Ferrigno; i costumi, colorati e sgargianti, di Alessandro Lai; le luci di Pasquale Mari. Al centro della vicenda una famiglia, proprietaria di un pastificio in un piccolo paese del sud, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità l’azienda ai figli. Quella che dovrebbe essere una transizione senza scosse rivela invece un’inattesa problematicità quando il figlio
Antonio si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il secondogenito Tommaso tornato da Roma per raccontare anch’egli la sua verità, ancora più spinosa. «Racconto storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile – spiega Ozpetek -. Qui, in teatro, la parte del pater familias è emblematica, oltre che drammatica e ironica allo stesso tempo. Certo, ho dovuto lavorare per sottrazioni, lasciando quell’essenziale intrigante, attraente, umoristico. Ho tralasciato circostanze che mi piacevano tanto, ma quello che il cinema mostra, il teatro nasconde, e così ho sacrificato scene e ne ho inventate altre, anche per dare nuova linfa all’allestimento». Intatto rimane il sapore di favola dolce-amara della pellicola a cui si aggiunge l’interazione diretta tra pubblico e attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese: una dimensione di vicinanza che si realizza grazie al lavoro corale dell’eccellente cast. Anche allo spettacolo ben si adatta l’arguta motivazione della Giuria del Tribeca Film Festival, che nell’aprile del 2010 assegnò alla pellicola il Premio speciale:«mine Vaganti esplora in maniera divertente la storia di due fratelli gay che cercano di trovare la felicità all’interno di una famiglia tradizionale italiana, restia ad accettare le loro scelte di vita. Combinando il dramma familiare e la farsa, tocca l’argomento con calore, umore e grazia. Per averci fatto ridere, piangere e desiderare di prenotare immediatamente un viaggio nel sud Italia, noi premiamo il regista Ferzan Özpetek, il suo cast straordinario e i suoi collaboratori».