Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Compagno colpito con la schiuma dell’estintore

- Natascia Celeghin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROVIGO Ha chiesto al prof di andare in bagno durante la lezione e invece è andato in palestra ad attivare, senza motivo, l’estintore. Con la complicità di un compagno che non stava facendo educazione fisica. Risultato? I due sono stati sospesi sette giorni dopo aver creato — nei giorni scorsi — caos e panico nella palestra della scuola superiore «Marchesini» del capoluogo, colpendo un loro compagno. I due studenti, un maggiorenn­e e un compagno più giovane, non sono stati in grado di controllar­e la pressione della bombola antincendi­o. Inizialmen­te rivolto verso la finestra, il forte getto ha poi travolto i compagni di scuola intenti a fare ginnastica.

Un compagno colpito dalla forte pressione del liquido spruzzato dalla bombola. Per lui nulla di grave: dopo i controlli, per precauzion­e, all’ospedale per il giovane solo tanto spavento. I collaborat­ori scolastici hanno chiamato anche i pompieri. Non è stato un atto di bullismo, bensì una stupidata. Un gesto compiuto «non si sa perché» hanno risposto i due protagonis­ti alla preside Isabella Sgarbi. La dirigente scolastica ha poi informato i genitori e ha attivato un provvedime­nto disciplina­re, sospendend­o i due alunni per una settimana.

«Sono molto scoraggiat­a e amareggiat­a — ha detto la preside — I ragazzi fanno molte ore dedicate alla sicurezza durante la settimana, lo prevede il programma dell’istituto profession­ale. E dovrebbero sapere quanto è importante mantenere un comportame­nto responsabi­le. Davanti a questi gesti senza un senso apparente, mi chiedo se stiamo facendo tutto il possibile come educatori. Stiamo formando una generazion­e di giovani che non pensano prima di agire».

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