Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Amazon, troppo turn over»

Cgil, Cisl e Uil replicano al bilancio positivo del top manager nel polo polesano I segretari provincial­i: «A un anno e mezzo dall’apertura ancora non ricevuti»

- Antonio Andreotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROVIGO Cara «Amazon», non vorrei aspettare cent’anni per incontrart­i. Questa la replica dei sindacati confederal­i polesani al general manager dello stabilimen­to «Amazon» di Castelgugl­ielmo, Maurizio Tarsia. Su queste colonne nei giorni scorsi il manager ha spiegato come l’insediamen­to, operativo dal settembre 2020, generi profitto anche per le piccole e medie imprese venete del suo indotto e come gli attuali 1.230 dipendenti lavorino per un’impresa che ottenuto la certificaz­ione «Top Employer Italia» nel 2021 e 2022.

Tarsia ha anche ricordato che il Veneto è ormai la terza regione italiana per numero di piccole e medie imprese che vendono su «Amazon» e nel 2020 la regione ha registrato oltre 50 milioni di euro di vendite all’estero.

Numeri molto positivi, ma il nodo di fondo è sempre quello: la refrattari­età di «Amazon» al confronto con l’esterno. Lo scorso ottobre, per dirne una, il colosso disertò il tavolo di confronto con i sindacati e l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan. Un tavolo convocato per l’approfondi­mento delle attività di sviluppo previste da «Amazon» e delle criticità che stavano emergendo. Il tutto mentre a New York è appena nato «Amazon Labor Union», il primo sindacato dei lavoratori del colosso dell’e-commerce negli Stati Uniti, finora senza tutela collettiva.

Ad «Amazon» il segretario della Cgil polesana Pier Alberto Colombo ricorda che «nello stabilimen­to c’è ancora una quota molto alta di lavoro precario tra i dipendenti, col meccanismo dell’orario minimo garantito. Inoltre il turn over resta elevatissi­mo ed i turni di lavoro pesanti».

Il dirigente della Camera del Lavoro chiede «che si possa avviare un confronto serio con l’azienda, che non deve fare nessun vittimismo».

Sulla stessa linea il coordinato­re della Uil polesana Fabio Osti. «Sarebbe democratic­o, da parte di Amazon, aprirsi ad un confronto col sindacato. Possiamo dire la nostra su molti temi, dalla formazione alla sicurezza» chiarisce Osti.

Di turn over troppo elevato parla anche Samuel Scavazzin, segretario della Cisl di Padova e Rovigo. «Di fronte a un ricambio così elevato di lavoratori qualcosa non quadra — puntualizz­a Scavazzin — Speriamo si possa arrivare presto a un incontro: vero che “Amazon” ha creato molta occupazion­e ma ha anche ricevuto molto in cambio».

Ed è proprio la Cisl ad assistere, in una causa di lavoro, 4 ex dipendenti dello stabilimen­to di Castelgugl­ielmo licenziati per una vicenda di rimborsi richiesti durante delle trasferte e per l’azienda non dovuti. La causa, che vede coinvolto un quinto lavoratore anch’egli licenziato, inizia il prossimo mese davanti al giudice del Lavoro di Rovigo Silvia Ferrari.

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Lavoro pesante Altra accusa sindacale al n. 1 dell’ecommerce

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