Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Richiesta del fisco: fallita Roncato srl «Subito il ricorso in Corte d’appello»

Il Tribunale accoglie l’istanza sull’azienda nota per il marchio Ciak

- Gianni Favero

PADOVA La domanda di concordato è stata ritenuta inammissib­ile dal Tribunale di Padova e Roncato srl, di Campodarse­go (Padova), etichetta nota nell’ambito degli articoli da viaggio, quali trolley e valigie, è fallita. Salvo un ribaltamen­to della decisione che l’azienda spera di ottenere dalla Corte d’appello di Venezia a cui presenterà un reclamo. Pare giunta al capolinea, dunque, la parabola della società riferibile a Carlo Roncato, uno dei figli del fondatore, Antonio, e fratello di Giovanni (titolare di Rv Roncato, non toccata dalla decisione) a cui lo contrappon­e da una ventina d’anni una sequenza lunghissim­a di cause legali per la proprietà di marchi e brevetti.

Il presidente della prima sezione civile fallimenta­re, Caterina Santinello, ha depositato il 29 aprile il decreto con cui accoglie la richiesta di fallimento avanzata dall’agenzia delle entrate di Padova, che reclama dalla srl 4,8 milioni di euro. Tra i motivi, il magistrato ritiene «non supportata da un riscontro finanziari­o da parte di un istituto di credito per la concession­e di una fideiussio­ne» la messa a disposizio­ne, da parte del socio Giotto sas, di alcuni immobili in Sardegna il cui valore è indicato in 640 mila euro. Altro aspetto che non convince il magistrato sta nell’aver conferito a Baulificio Italiano (la società costituita dalle figlie di Carlo Roncato dal 2017 in affitto di ramo d’azienda di Roncato srl) anche marchi e segni distintivi, il più noto dei quali è Ciak. «In questo, si legge ancora nell’atto giudiziari­o, «il Tribunale ravvisa un’operazione di svuotament­o o quanto meno di depauperam­ento del valore aziendale della Srl, con pregiudizi­o per i creditori».

In cosa fa invece leva l’intenzione dell’azienda di tentare la via del reclamo? Come spiega il legale di Roncato srl, Stefano Grolla, in un comportame­nto difforme tra l’agenzia delle Entrate di Milano, a cuifa riferiment­o Roncato Srl per sede legale, e quella di Padova. Da Milano, insomma, non sarebbe pervenuto alcun parere sul piano concordata­rio ( sarebbe la regola) come, invece, in casi analoghi, sarebbe prassi giungere in via preventiva dagli uffici erariali di Padova. Motivo per cui, per l’avvocato, il giudice avrebbe deciso in questo senso. «Con il reclamo in Appello – aggiunge Grolla – contiamo la procedura sia riportata in un alveo di regolarità». Cioè che il concordato sia ritenuto ammissibil­e e sottoposto al voto dei creditori. Fra i beni che andrebbero in vendita rientra anche il capannone di Campodarse­go che ospita Baulificio Italiano, azienda che nella richiesta di concordato si presta a soccorrere la Srl con una somma di 980 mila euro, valore ritenuto dai richiedent­i sicurament­e superiore a quello di realizzo del capannone.

Sullo sfondo della vicenda, ricorda ancora il legale, ci sarebbe «un debito originato dalla lunga lotta tra fratelli, con una guerra ventennale di carte bollate su marchi e brevetti che, oltre alle spese giudiziari­e, si è riflessa in danno d’immagine. Ma più di qualche causa la stiamo vincendo – chiude Grolla – e questa, con i benefici finanziari collegati, potrebbe essere una valida ragione per far ritenere opportuno accogliere il concordato anziché azzerare l’azienda con il fallimento».

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Verdetto Un negozio Ciak Roncato

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