Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Pantere, che zampata

Una super rimonta dell’imoco in gara2 a Monza: sotto 2-0 le campioness­e in carica ritrovano la carica giusta e passano al tie break. Serie in parità, sabato terzo atto

- Matteo Valente © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

All’inferno e ritorno. Dal 2-0 al 2-3, l’imoco riapre la finale scudetto contro Monza conquistan­do una vittoria in remuntada con uno straordina­rio carattere.

Un successo figlio della voglia di Wolosz e compagne di non arrendersi e di riprenders­i quel fattore campo stravolto in queste prime due sfide. La serata della Candy Arena sembrava essere iniziata bene per le Pantere, presentate­si nel migliore dei mondi sul taraflex brianzolo: il 4-8 iniziale però è solo un’illusione, perché Conegliano torna a fare i conti con i problemi emersi già durante gara1. Un invito che Monza non si fa certo sfuggire, riuscendo a recuperare il disavanzo e portando il set su un binario di puro equilibrio che, di fatto, caratteriz­za gran parte della parte inaugurale della gara. E così, come succede nei match che contano, il set si decide negli scambi più delicati, quelli finali, con Monza che non sbaglia e chiude 25-23. Ad attendersi una reazione delle Pantere si resta un po’ spiazzati, perché Conegliano non riesce mai a piazzare la zampata della reazione, pagando carissimi nove errori in attacco tra servizio e scelte offensive. E così il break lo piazza la squadra di casa che scappa sul 21-18 assicurand­osi con Davyskiba il vantaggio utile per respingere l’ultimo disperato recupero delle gialloblù e andare sul 2-0. Con le spalle ormai al muro, ecco uscire il carattere delle campioness­e in carica. Era già successo in un altro momento della stagione, e precisamen­te nella finale di Coppa Italia.

L’imoco torna in campo nel terzo set con un’altra faccia e l’intenzione di non far già vacillare il trono nazionale su cui regna da diverse stagioni.

Santarelli opta per l’ingresso stabile di Sylla, giocandosi il tutto per tutto: fuori Courtney, dentro il capitano azzurro. Con più soluzioni offensive a disposizio­ne l’imoco ritrova ritmo e imprevedib­ilità, spiazzando Monza che com’era successo anche nel secondo e nel terzo set di gara1 fatica a stare al passo delle Pantere. Quando l’imoco infatti gioca il suo volley migliore la differenza si vede: con solo tre errori nel set e le bande a sfornare 11 punti in due (5 Sylla e 6 Plummer) Conegliano vola riaprendo la partita. Sulle ali dell’entusiasmo le gialloblù continuano la rimonta, con il chiaro obiettivo di portare la gara almeno al tie break: e l’obiettivo viene centrato, ma con meno facilità rispetto al set precedente, perché dopo l’ottimo avvio sul 13-16 qualcosa si blocca. O meglio, Monza trova una Van Hecke inarrestab­ile per il muro trevigiano, che finchè funziona fa volare la squadra di Santarelli. Le brianzole riescono a riprendere il set sul 19-19, ma questa volta l’imoco lascia la zampata che fa male, guidata da una Egonu tornata a essere decisiva: 20-25 e gara2 che si decide, esattament­e come tre giorni fa, tutta al tiebreak.

Questa volta Conegliano non alza le mani dal manubrio troppo presto: anzi, continua a martellare, sfruttando il calo di una Monza che rispetto a sabato non trova le energie per rialzarsi. E così la corsa al tricolore torna in perfetta parità, con Conegliano che si prende nuovamente il fattore campo e si ricuce un pezzo di scudetto sulla canottiera. Sabato al Palaverde, per gara3, sarà un’autentica prova di forza e nervi.

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Un attacco di Robin de Kruijf sul muro a due della Vero Volley, ieri a Monza
(foto Lvf) In gara 2 Un attacco di Robin de Kruijf sul muro a due della Vero Volley, ieri a Monza

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