Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Nutribullet con Milano: «Proviamoci senza timori»
Con il biglietto per la prossima serie A in tasca, la Nutribullet recupera questa sera (palla a due ore 19) la sfida contro una delle due corazzate del campionato, l’armani Milano dell’ex Ettore Messina. Sarà l’ultima gara della stagione biancoblù al Palaverde, nonostante i più ottimisti guardino alla remotissima possibilità di centrare in extremis i playoff con due vittorie e una serie di risultati concomitanti favorevoli. L’unica cosa reale e certa è che alla fine Treviso si è salvata, e può guardare alle ultime gare con maggiore serenità. «Noi abbiamo fatto parte del nostro lavoro, riuscendo a vincere due partite nelle ultime gare disputate — spiega Marcelo Nicola — sapevamo che eravamo ancora artefici del nostro destino, poi è arrivato un “aiutino” dalle altre squadre e ben venga. Ora ci godiamo questa salvezza e giocheremo le ultime due partite con grande professionalità, dando il massimo in ogni minuto». Il tecnico argentino ci tiene a rimarcare i meriti della squadra, che ha saputo conquistare dal suo arrivo due vittorie oggettivamente fondamentali per l’obiettivo salvezza. «Non dobbiamo però toglierci i meriti per questo risultato, perché le vittorie con Varese e Brindisi non sono state scontate e facili. Dobbiamo sicuramente riconoscerci questo nostro risultato». E chissà che senza pressione non si possa vedere una Tvb diversa da quella sprofondata contro la Virtus Bologna. «Voglio una squadra più pronta e cattiva fin dalla palla a due, soprattutto più fisica rispetto a quella con Bologna. Milano ha fatto una grande stagione anche in Eurolega, a un passo dalle Final Four. Quindi dobbiamo affrontarla con l’atteggiamento giusto provandoci fino alla fine». Per quanto riguarda la formazione, Sokolowski verrà rivalutato all’ultimo momento, mentre Imbrò sarà sicuramente assente visto che il problema alla gamba continua a creargli parecchi fastidi. Si rivedrà invece in campo Erick Green, anche se bisognerà capire se al posto di Sokolowski acciaccato oppure di uno tra Jones e Dimsa. «Con Bologna gli è mancato un po’ di scioltezza, ma abbiamo bisogno che lui faccia certe cose a livello individuale, dentro il nostro sistema di gioco».