Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Aggredito e rapinato del cellulare Paura per monsignor Cavazzana
Il parroco della chiesa di San Daniele in corso Umberto affrontato in pieno giorno
sto aiuto a don Luciano (il quale aveva sempre ricambiato dandogli qualcosa da mangiare), gli si è palesato davanti in canonica dopo aver oltrepassato il cancello di ingresso aiutandosi, con ogni probabilità, con una tessera rigida per far scattare il meccanismo di apertura, mentre un complice gli faceva da palo all’esterno.
La richiesta dello «sbandato» è stata molto semplice: niente panini o altre cibarie, voleva solo ed esclusivamente soldi. Pur spiazzato dall’aggressività e dall’insistenza, don Luciano Cavazzana non soddisfa il desiderio del senza fissa dimora, che si aggirava abitualmente nei dintorni della chiesa che dà sul viale ciclo-pedonale che porta a Prato della Valle. Facendo scattare la sua furia cieca: il giovane — descritto come uno straniero con molti tatuaggi in vista — spinge violentemente a terra con una manata allo sterno il parroco (nominato nel febbraio 2020 Monsignore e Canonico del Duomo dal vescovo Claudio Cipolla) cosi da potergli rubare lo smartphone. Una volta impossessatosi del telefonino il ladro, conscio di averla fatta grossa, fugge a gambe levate insieme al suo complice, mentre don Luciano chiama con l’aiuto della perpetua sia la polizia di Stato che il 118, con i sanitari che accorrono sul posto e lo portano in ospedale in stato di shock a causa dello spavento preso. A raccontare quanto accaduto è proprio la perpetua, ancora scossa dalla vicenda: «Non è certo la prima volta che lo vedevamo e soprattutto che imdon Luciano: noi diamo sempre qualcosa da mangiare a chi ha più bisogno, lui compreso, ma questa volta voleva soldi. Il parroco non glieli ha dati, ma lui se li è presi con la violenza». Dopo una notte in osservazione in Azienda Ospedaliera, don Luciano sarà ora ospitato per qualche giorno in Vescovado a scopo precauzionale, mentre la polizia continua a indagare per individuare i responsabili della vile aggressione.
Gabriele Fusar Poli
La polizia continua a indagare a tutto campo per individuare i responsabili