Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Venezia, la partita da non sbagliare «In tre giorni ci giochiamo tutto»

All’arechi il recupero del 6 gennaio, speranze reali solo con una vittoria. Soncin: «C’è lo spirito giusto»

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E’ il momento del dentro o fuori. Con nove sconfitte consecutiv­e sulle spalle e con quindici, eroici, tifosi al seguito oggi all’arechi, il Venezia si prepara alla sfida decisiva dell’anno che farà capire se esistono ancora speranze residue di salvezza o se ci si dovrà rassegnare alla Serie B e alla retrocessi­one.

A Salerno oggi pomeriggio alle 18 la Salernitan­a potrà contare su un’onda di ventimila persone sugli spalti, un’autentica bolgia che spingerà all’impresa la squadra di Davide Nicola. In classifica fra le due rivali ci sono quattro punti di differenza e, visto che per salvarsi bisognerà mettersi dietro le spalle tre squadre, l’unico possibile risultato è la vittoria. Un’impresa che, in questo particolar­e momento del campionato, sembra davvero difficile, anche se Andrea Soncin prova a tenere unito un ambiente falcidiato da dissidi e divisioni, soprattutt­o nelle ultime due settimane. Ancora una volta il neo tecnico arancioner­overde nomina in conferenza stampa il suo predecesso­re Paolo Zanetti, il cui esonero ha ulteriorme­nte acuito la frattura fra società, dirigenza e tifoseria. «Siamo tutti consapevol­i che sia una partita decisiva — ammette Soncin alla vigilia e poco prima della partenza per Salerno — sappiamo che in tre giorni ci giochiamo tutto. Mi ha positivame­nte colpito la risposta di quelli che non hanno giocato a Torino. Il gruppo adesso è consapevol­e che in pochi giorni ci giochiamo tutta la stagione. Antonio Vacca è tornato a disposizio­ne, è importanti­ssimo per noi ma c’è stato poco tempo di recupero. Aramu ha qualità e sta capendo nel corso degli anni, anche grazie al lavoro di Zanetti, che deve avere continuità di rendimento. Può determinar­e davvero molto. Ebuehi è rientrato in gruppo, è un po’ che è fuori e quindi vedremo come e se impiegarlo».

Di dubbi di formazione ce ne sono parecchi, anche perché alcuni primattori sono acciaccati. Soncin ha in programma di far effettuare loro un provino nell’immediato prepartita, per capire se sono pronti per scendere in campo. Sull’altro lato della barricata il pericolo pubblico numero uno si chiama Milan Djuric. Un attaccante che ha fatto passi da gigante e che fisicament­e può mettere sotto qualsiasi avversario. «Si tratta di un giocatore unico come caratteris­tiche — ammette Soncin — dovremo lavorare il più possibile per impedire che gli arrivino i rifornimen­ti di cui ha bisogno. Anche quando incontra le big le prende tutte lui, per questo va tenuto sotto stretta osservazio­ne, non possiamo non considerar­e la sua forza. Nicola ha fatto un lavoro eccellente, sappiamo tutti com’era messa la Salernitan­a e com’è tornata in corsa dopo il mercato di gennaio. Affrontere­mo una squadra profondame­nte rinnovata, abbiamo visto la partita di Bergamo e, confrontan­domi con i ragazzi, abbiamo visto una squadra in salute. Io, però, sono fiducioso, tutti i segnali che sono arrivati negli ultimi giorni sono molto positivi. Il nostro obiettivo è chiaro: dobbiamo arrivare all’ultima giornata, allo scontro diretto con il Cagliari, ancora con la possibilit­à di salvarci».

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