Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
I sindaci: liberateci dall’incubo cinghiali
L’appello alla Regione: «Sono pericolosi e dannosi, subito interventi»
OSPEDALETTO EUGANEO I cinghiali continuano a scendere dalle pendici dei Colli, rendendo sempre più difficoltose le attività agricole e riproducendosi a ritmi estremamente rapidi. «È diventato oramai impossibile coltivare mais in prossimità della zona Vallette - afferma il sindaco di Ospedaletto Euganeo Giacomo Scapin -. In quest’area protetta, e persino di interesse comunitario, i cinghiali hanno trovato il loro habitat naturale, proliferando in maniera esponenziale. Serve al più presto un intervento che sia il più possibile risolutivo, per evitare questa situazione già grave possa presto degenerare ulteriormente, estendendosi all’intero territorio comunale e in quello dei comuni limitrofi».
La presenza sempre più nutrita degli ungolati si è tuttavia già diffusa a macchia d’olio in tutta la zona, interessando i territori dei Comuni di Este e Borgo Veneto. Anche il sindaco di quest’ultimo centro, Michele Sigolotto, non ha potuto che dirsi preoccupato dalla situazione e dai possibili sviluppi: «È necessario al più presto un intervento importante per debellare questa emergenza. La presenza dei cinghiali non rappresenta un problema per i soli agricoltori: la preoccupazione oggi è anche per le infrastrutture idrauliche, dai fossati ai canali, oltre che per la sicurezza degli automobilisti e dei residenti. I Comuni sono pronti a fare la propria parte, ma servono risorse ed un coordinamento che può arrivare solamente da un ente superiore come la Regione». In passato, la possibilità di liberalizzare la caccia a questi animali, coinvolgendo le associazioni faunistiche, era stata già caldeggiata anche dalla Confagricoltura di Padova.