Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Carcere, la capienza aumenta In arrivo 80 detenuti in più
L’ampliamento sarà portato a termine entro il 2026. Il nuovo impianto costerà 15 milioni di euro, finanziati con il Pnrr . Tramonta l’ipotesi del doppio padiglione
ROVIGO Il carcere di Rovigo sarà ampliato entro il 2026, e ospiterà all’incirca 80 detenuti in più rispetto a quelli attuali. La «capienza» totale del carcere in termini di detenuti quindi passerà a circa 350, e per il nuovo padiglione dovrebbero essere investiti circa 15 milioni di euro. E’ questo il piano riguardante il capoluogo polesano nell’ambito degli interventi di edilizia giudiziaria e penitenziaria distribuiti su tutta Italia.
Questi interventi saranno finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale complementare, per un importo complessivo – a livello nazionale - di 540 milioni di euro. Dal Ministero di Grazia e Giustizia filtra che l’ampliamento del carcere rodigino è cosa certa, essendo il progetto affidato al Dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture ed essendo finanziato coi fondi del Pnrr. Così come è certa la sua realizzazione entro la «deadline» del 2026. Sempre da ambienti ministeriali trapela che il nuovo padiglione sarà costruito con criteri tali da aumentare la vivibilità e la qualità per gli ospiti.
Salvo colpi di scena sembra quindi tramontata l’ipotesi di cui si era discusso in precedenza, ovvero due nuovi padiglioni da circa 120 detenuti l’uno. Decisivo in tale senso il sopralluogo tecnico effettuato nei mesi scorsi sulle fondamenta del terreno attorno al carcere rodigino, ritenuto inadatto ad accogliere due nuovi edifici.
E’ stato un iter durato oltre 10 anni, quello che nel febbraio 2016 ha portato all’inaugurazione del nuovo carcere di Rovigo, che si estende su un’area di oltre 95.000 metri quadrati. L’infrastruttura inizia a prendere vita nel 2004, con la stanziamento dei primi fondi (1,2 milioni) per la progettazione e la costruzione. Nel luglio 2007 l’arrivo dell’ex ministro Guardasigilli Clemente Mastella per la posa della prima pietra. Le opere di realizzazione vennero ultimate nel 2013 per un costo di circa 29 milioni di euro, ma la struttura non entrò in funzione. La svolta arriva a novembre 2015 con la visita del nuovo capo nazionale del Dap Santi Consolo che firmò il via libera. Il 29 febbraio 2016 arrivò il taglio del nastro da parte dei ministri Andrea Orlando e Graziano Delrio.