Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vio Grandis, Bebe ha già preso il doppio cognome
L’atleta e i fratelli, più veloci della Consulta
«Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri». Usa l’ironia Bebe Vio per svelare, via social, che lei il cognome di entrambi i genitori l’ha già «sdoganato» nel 2021.
La recente sentenza della Corte Costituzionale che ha definito illegittime le norme che attribuivano alla nascita il cognome del papà, ha trovato un’apripista nota come la venticinquenne pluricampionessa paralimpica che l’ha sottolineato su Instagram.
MOGLIANO VENETO (TREVISO) «Noi il doppio cognome lo prendemmo già lo scorso anno e ne siamo molto fieri…». Usa l’ironia Bebe Vio per svelare, via social, che lei il cognome di entrambi i genitori l’ha già «sdoganato» nel 2021.
La recente sentenza della Corte Costituzionale che ha definito illegittime le norme che attribuivano alla nascita il cognome del papà, ha trovato un’apripista nota come la venticinquenne pluricampionessa paralimpica che su Instagram ha anche voluto sottolineare: «Oggi ho sia il doppio cognome che il
“multinome”. Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis. Ora voglio vedervi a scriverlo sul codice fiscale» con tre faccine che sorridono. L’atleta ha deciso già l’anno scorso, insieme ai fratelli, di associare il cognome Vio del padre Ruggero a quello della mamma Teresa Grandis.
La vicenda è stata raccontata sul social con tanto di foto tutti assieme (e zerbino con scritto «The Vio Grandis» a fare bella mostra): una scelta che a stretto giro di posta potrebbe diventare normalità in migliaia di famiglie italiane. La schermitrice ha quindi spiegato: «Farlo non è così difficile ma i documenti cambiano tutti. A cominciare dal codice fiscale che è completamente diverso».
I genitori sono sempre stati fondamentali per Bebe, che grazie a mamma e papà ha trovato l’energia per affrontare la meningite che l’ha colpita nel 2008, quando aveva appena 11 anni, e che le provocò l’amputazione degli arti. La scelta del doppio cognome è stata applaudita dai fans: il post ha ottenuto oltre 21mila «like» e tanti commenti di apprezzamento, di cui molti scherzosi.
«È una cosa nata per caso una sera a cena poco più di un anno fa - racconta Ruggero Vio, il padre di Bebe - anche se in realtà è una fissa che io e mia moglie avevamo da quando sono nati i nostri figli. Eravamo a tavola con Bebe, Nicolò e Maria Sole (il fratello di 27 anni e la sorella di 21, ndr) e ridendo loro ci hanno fatto capire che gli avrebbe fatto piacere il doppio cognome. La mamma si è informata, il percorso è stato tutto sommato facile dato che sia in Comune a Mogliano Veneto sia in questura a Treviso sono stati tutti molto gentili. In pochi mesi abbiamo concluso l’iter».
Il papà della campionessa è felice della scelta dei figli («Siamo onorati di essere stati dei precursori di quella che poi è diventata una legge nazionale») ma racconta una criticità del sistema che ha reso alcune operazioni particolarmente lunghe: «Il problema con il nuovo codice fiscale non è cambiare tutti i documenti ma modificare le varie utenze di acqua, luce e gas oltre alle banche. Se si ha pazienza tutto è fattibile, ma l’iter è complicato».
Su come vuole essere chiamata la figlia, Ruggero non ha dubbi: «Continuerà a essere solo Bebe Vio . È diventata più lunga la sua firma ma va bene così. La nostra è una famiglia molto unita e dare valore anche a mamma Teresa è sempre stato tra le priorità. Lei è il vero boss di tutti noi, come dice Bebe: lei è la capa, mentre io sono l’allenatore. Siamo tutti contenti che adesso, chi vorrà, potrà avere entrambi i cognomi senza alcun problema».