Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Orlando lancia Giordani: «Padova realtà innovativa» Il M5s sosterrà il sindaco
Il ministro del Lavoro in tour nelle città venete
PADOVA Dopo l’endorsement di cinque giorni fa da parte del segretario nazionale del Pd, Enrico Letta («Padova e la buona amministrazione di Sergio Giordani si trovano nelle pagine felici della mia Moleskine»), ieri è stata la volta di quello di un altro big del partito, ossia il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando. Ospite prima nella sede dei democratici in via Beato Pellegrino e poi del nuovo centro congressi in Fiera, quest’ultimo ha scandito: «Padova, oggi, è una delle realtà più innovative del Paese e, dunque, non può che ripartire dal sindaco in carica Giordani che, in questi cinque anni, senza i ripetuti litigi che hanno contraddistinto la consiliatura del suo predecessore leghista Massimo Bitonci, ha rafforzato il ruolo della città all’interno del territorio regionale, tramite una giunta civica che ha non solo saputo amalgamare pluralismo e coesione — ha evidenziato Orlando — ma ha anche dimostrato come i valori dell’identità e della tradizione di una grande comunità possono essere ugualmente affermati senza rinunciare ad altri valori, non meno importanti, quali l’inclusione e l’integrazione sociale».
Ciò detto, secondo l’esito di alcuni recenti sondaggi (non ancora resi pubblici), l’attuale primo inquilino di Palazzo Moroni avrebbe tutte le carte in regola per imporsi già al primo turno del 12 giugno, senza quindi dover aspettare l’eventuale ballottaggio di due settimane più tardi: «Non conosco questi sondaggi. Ma — ha tagliato corto il ministro — so bene che Giordani è molto apprezzato da tantissimi suoi concittadini e, di conseguenza, posso dire che il centrosinistra parte in una posizione di grande forza».
Intanto, come ampiamente previsto alla vigilia di questa tornata elettorale, si fa sempre più vicino l’ingresso del M5S nella vasta alleanza che, tra poco più di un mese, sosterrà la ricandidatura del sindaco in carica: «Sono convinto che, negli ultimi cinque anni, la differenza sia stata costituita dalla persona. E per noi — ha affermato ieri il capogruppo dei grillini nel parlamentino padovano, Giacomo Cusumano — questo conta più di ogni tattica. Giordani, infatti, è stato in grado di riappacificare la nostra città, dopo un periodo molto difficile (i due anni e mezzo della giunta Bitonci, ndr). E in questo senso, credo proprio che nessuno abbia voglia di tornare indietro, soprattutto perché Giordani è un uomo perbene ed onesto, che ha sempre mantenuto intatta la garanzia di essere un civico al servizio di ogni padovano, senza mai aderire a fazioni o partiti politici, rispettando ogni posizione, comprese quelle delle minoranze - ha aggiunto Cusumano - e sapendo incamerare dal Pnrr, messo in piedi dal nostro ex premier Giuseppe Conte, ben 370 milioni di euro, di cui 335 per la terza linea del tram Rubano-vigonza, 15 per la riqualificazione dell’arcella e 20 per altri interventi di rigenerazione urbana in tutti i quartieri”. Insomma, quella del M5S è pronta a diventare la decima lista a supporto del primo cittadino. Tanto che, forse già la prossima settimana, il ministro bellunese per i Rapporti col Parlamento, Federico D’incà, è atteso a Padova per suggellare l’accordo. Un accordo che, dando retta ad alcune voci, sarebbe stato raggiunto già da parecchi mesi.
L’elogio
Ha rafforzato il ruolo della città del Santo all’interno del territorio regionale e non solo