Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La Serie B dietro l’angolo ma si pensa alla risalita Inzaghi è il primo passo
Contatti con il tecnico, che sarebbe felice di un ritorno in Laguna
La decima sconfitta di fila, giovedì nel recupero di Salerno, ha di fatto condannato il Venezia con tre giornate di anticipo alla retrocessione in Serie B.
Un verdetto al quale manca solo la matematica per essere certificato e che potrebbe arrivare già domani, in caso di sconfitta o di pareggio al Penzo con il Bologna. E in sostanza la società sta già programmando la Serie B e l’intenzione, anche tramite il ricorso al «paracadute» per le retrocesse dalla Serie A, è quella di provare il cosiddetto «rimbalzo». Per le neopromosse tornate in Serie B dopo appena una stagione la cifra corrisposta è di dieci milioni di euro, che il presidente Duncan Niederauer dovrà decidere come reinvestire. L’attuale stagione avrà come conseguenza l’immediata retrocessione ad appena un anno dallo sbarco in Serie A e le conseguenze tangibili non saranno poche. Per quanto riguarda lo stadio, verrà bloccato il progetto di ulteriore ampliamento del Penzo, che secondo la normativa avrebbe dovuto raggiungere i 16mila posti al secondo anno di Serie A. Detto che, comunque, le società avevano chiesto una deroga per mantenere l’attuale capienza di 11150 posti, la retrocessione stopperà ogni ulteriore operazione in tal senso. Le prime scelte riguarderanno l’area dirigenziale e tecnica. Il diesse Mattia Collauto e il direttore dell’area tecnica Paolo Poggi sono in scadenza di contratto ed è incerta la permanenza di entrambi nei loro ruoli.
La frattura interna alla dirigenza appare ormai profonda e l’addio di Collauto sembra assai probabile. Quanto a Poggi, potrebbe rimanere dedicandosi ancora ai progetti internazionali, ma la partita è tutta da giocare. Nei giorni scorsi Collauto era stato accostato alla Triestina, dove Mauro Milanese potrebbe affiancarsi un ds dopo anni trascorsi a fare tutto in prima persona, e anche al Cesena, dove l’attuale dirigente del Venezia ha incontrato il patron Agostini nelle scorse settimane. La volontà della società, inoltre, è quella di scegliere il nuovo allenatore già nel mese di maggio quindi entro due o tre settimane. Ed è su questo fronte che circola con insistenza qualcosa più di una voce. Perché risultano contatti con Filippo Inzaghi, che è stato recentemente al Taliercio per incontrare Paolo Zanetti e che tornerebbe molto volentieri alla guida di un club dove ha lasciato un ottimo ricordo, sia dal punto di vista umano sia da quello tecnico. Inzaghi è al momento sotto contratto con il Brescia e ha lanciato segnali precisi. Tralasciando aspetti puramente personali (la compagna Angela Robusti è di Padova), Inzaghi si lancerebbe con piacere alla ricerca di una promozione che riuscì a conquistare, nei suoi trascorsi veneziani dalla C alla B arrivando poi alle semifinali playoff. Resta da capire il peso che avrà nella scelta l’uomo mercato Alex Menta, nel mirino della tifoseria dopo le scelte tutt’altro che ispirate che hanno portato all’ultimo posto in classifica dell’attuale stagione sportiva. Tutto parte, inevitabilmente, dalle intenzioni di Niederauer, che dovrà decidere come rilanciare dopo la retrocessione ormai alle porte. La sensazione forte è che il patron sia deciso a tentare l’immediata risalita nella massima serie, proseguendo i progetti legati al Taliercio, il centro sportivo a Mestre che diventerà il nuovo quartier generale del Venezia.
Oltre a Inzaghi, fra i profili valutati ci sono anche due tecnici stranieri, ma la piazza è sensibile sul tema e non accetterà di buon grado ulteriori scommesse «esotiche». Toccherà a Niederauer dare nuovo impulso a un progetto di ampio respiro ma ora finito su un binario morto.
Il punto
Con la B niente Penzo più ampio ma andranno avanti i lavori sul centro del Taliercio