Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Bitonci spinge la canditura di Peghin «Arriviamo al ballottagg­io e vinciamo»

Presentate le liste di Lega e quella che porta il nome dell’ex sindaco: confermati tutti i consiglier­i uscenti

- Davide D’attino

Peghin Sono convinto di poter trionfare alla guida di Padova già al primo turno

PADOVA Nel non nuovo clima di avversione nei confronti dei giornalist­i (definiti «partigiani, scorretti e disonesti» sia da alcuni del pubblico che da qualche oratore), si è tenuta ieri mattina, ancora nella Sala Carmeli di via Galilei, la presentazi­one della lista della Lega che, alle elezioni amministra­tive del 12 (primo turno) e 26 giugno (eventuale secondo round), sosterrà la candidatur­a a sindaco dell’ex presidente di Confindust­ria Padova, Francesco Peghin.

Ad aprire le danze, di fronte a tutti i 32 aspiranti consiglier­i del Carroccio, è stato l’ex primo cittadino Massimo Bitonci, che si è detto «sicuro» che l’imprendito­re del centrodest­ra arriverà al ballottagg­io: «Nel pomeriggio del 13 giugno, al termine dello spoglio, il sindaco uscente Sergio Giordani e quello “ombra” Massimo Bettin (portavoce dello stesso Giordani, ndr) avranno una bella sorpresa. Da settimane infatti — ha scandito il deputato leghista — vanno raccontand­o in giro che il centrosini­stra vincerà al primo turno con oltre il 60% dei voti. Ma vedrete che, tra cinque settimane, la realtà sarà un po’ diversa. E quando la contesa si ridurrà a una persona contro l’altra, senza partiti né candidati al consiglio comunale a caccia di preferenze, comincerà tutta un’altra partita. E i padovani — ha previsto Bitonci — sceglieran­no la persona migliore, ossia Francesco».

Una certezza, quest’ultima, che Peghin ha addirittur­a voluto rincarare: «Sono convinto di poter trionfare al primo turno. Da qualche giorno, infatti, sento che il vento sta cambiando e che i cittadini si stanno finalmente rendendo conto di tutte le bugie che l’accoppiata Giordani-bettin ha raccontato loro in questi anni. Dalla sedicente Padova sicura — ha attaccato il titolare della Blowtherm — malgrado il Sole 24 Ore l’abbia appena collocata al primo posto in Italia a proposito delle denunce all’autorità giudiziari­a per reati legati allo spaccio di droga, all’altrettant­o sedicente Padova piena di visitatori, nonostante l’ultima rilevazion­e pre-pandemia dell’istat l’abbia piazzata alla trentesimo posizione per presenze turistiche, non solo dopo Roma, Venezia, Milano e Firenze, ma pure dopo Bologna, Verona, Ravenna, Genova e Pisa: forse l’assessore uscente Colasio è un esperto di cultura — ha caricato Peghin — ma di turismo non capisce proprio nulla».

Passando ora alla squadra della Lega, presentata appunto ieri dal commissari­o regionale Alberto Stefani, da quello provincial­e Marco Polato e dal senatore Andrea Ostellari (presidente della Commission­e Giustizia a Palazzo Madama), si distinguon­o i nomi di quasi tutti i consiglier­i uscenti dello stesso Carroccio e della Lista Bitonci, Eleonora Mosco (probabile capolista), Alain Luciani, Vera Sodero, Vanda Pellizzari ed Ubaldo Lonardi (unico assente Davide Meneghini, candidato nella civica Peghin Sindaco), dell’ex presidente del parlamenti­no di via del Municipio, Federica Pietrogran­de, di quello dell’ordine dei farmacisti non titolari, Andrea Collesei, dell’ex numero uno della Zip, Luca Deiana, dell’ex goliarda universita­rio Nicolò Calore e del medesimo Polato.

«Andremo certamente in doppia cifra (cosa avvenuta, alle amministra­tive, soltanto nel 2009 con l’11%, ndr). E — ha azzardato Stefani — saremo il primo partito della città». Intanto, pur non essendoci ancora date precise, sarebbero imminenti gli arrivi a Padova del segretario federale Matteo Salvini e del presidente della Regione, Luca Zaia, per lanciare la volata a Peghin.

Stefani

La Lega andrà sicurament­e in doppia cifra: saremo il primo partito

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La foto di gruppo Nella foto, Peghin e Bitonci assieme a tutti i candidati delle due liste (Lega e Bitonci) presentate

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