Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bitonci spinge la canditura di Peghin «Arriviamo al ballottaggio e vinciamo»
Presentate le liste di Lega e quella che porta il nome dell’ex sindaco: confermati tutti i consiglieri uscenti
Peghin Sono convinto di poter trionfare alla guida di Padova già al primo turno
PADOVA Nel non nuovo clima di avversione nei confronti dei giornalisti (definiti «partigiani, scorretti e disonesti» sia da alcuni del pubblico che da qualche oratore), si è tenuta ieri mattina, ancora nella Sala Carmeli di via Galilei, la presentazione della lista della Lega che, alle elezioni amministrative del 12 (primo turno) e 26 giugno (eventuale secondo round), sosterrà la candidatura a sindaco dell’ex presidente di Confindustria Padova, Francesco Peghin.
Ad aprire le danze, di fronte a tutti i 32 aspiranti consiglieri del Carroccio, è stato l’ex primo cittadino Massimo Bitonci, che si è detto «sicuro» che l’imprenditore del centrodestra arriverà al ballottaggio: «Nel pomeriggio del 13 giugno, al termine dello spoglio, il sindaco uscente Sergio Giordani e quello “ombra” Massimo Bettin (portavoce dello stesso Giordani, ndr) avranno una bella sorpresa. Da settimane infatti — ha scandito il deputato leghista — vanno raccontando in giro che il centrosinistra vincerà al primo turno con oltre il 60% dei voti. Ma vedrete che, tra cinque settimane, la realtà sarà un po’ diversa. E quando la contesa si ridurrà a una persona contro l’altra, senza partiti né candidati al consiglio comunale a caccia di preferenze, comincerà tutta un’altra partita. E i padovani — ha previsto Bitonci — sceglieranno la persona migliore, ossia Francesco».
Una certezza, quest’ultima, che Peghin ha addirittura voluto rincarare: «Sono convinto di poter trionfare al primo turno. Da qualche giorno, infatti, sento che il vento sta cambiando e che i cittadini si stanno finalmente rendendo conto di tutte le bugie che l’accoppiata Giordani-bettin ha raccontato loro in questi anni. Dalla sedicente Padova sicura — ha attaccato il titolare della Blowtherm — malgrado il Sole 24 Ore l’abbia appena collocata al primo posto in Italia a proposito delle denunce all’autorità giudiziaria per reati legati allo spaccio di droga, all’altrettanto sedicente Padova piena di visitatori, nonostante l’ultima rilevazione pre-pandemia dell’istat l’abbia piazzata alla trentesimo posizione per presenze turistiche, non solo dopo Roma, Venezia, Milano e Firenze, ma pure dopo Bologna, Verona, Ravenna, Genova e Pisa: forse l’assessore uscente Colasio è un esperto di cultura — ha caricato Peghin — ma di turismo non capisce proprio nulla».
Passando ora alla squadra della Lega, presentata appunto ieri dal commissario regionale Alberto Stefani, da quello provinciale Marco Polato e dal senatore Andrea Ostellari (presidente della Commissione Giustizia a Palazzo Madama), si distinguono i nomi di quasi tutti i consiglieri uscenti dello stesso Carroccio e della Lista Bitonci, Eleonora Mosco (probabile capolista), Alain Luciani, Vera Sodero, Vanda Pellizzari ed Ubaldo Lonardi (unico assente Davide Meneghini, candidato nella civica Peghin Sindaco), dell’ex presidente del parlamentino di via del Municipio, Federica Pietrogrande, di quello dell’ordine dei farmacisti non titolari, Andrea Collesei, dell’ex numero uno della Zip, Luca Deiana, dell’ex goliarda universitario Nicolò Calore e del medesimo Polato.
«Andremo certamente in doppia cifra (cosa avvenuta, alle amministrative, soltanto nel 2009 con l’11%, ndr). E — ha azzardato Stefani — saremo il primo partito della città». Intanto, pur non essendoci ancora date precise, sarebbero imminenti gli arrivi a Padova del segretario federale Matteo Salvini e del presidente della Regione, Luca Zaia, per lanciare la volata a Peghin.
Stefani
La Lega andrà sicuramente in doppia cifra: saremo il primo partito