Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Manifesto a pagamento negato: «Ci censurano»
PADOVA «Siamo di fronte ad una vera e propria censura di stampo politico». Non hanno adoperato mezzi termini, ieri mattina in piazzetta Pedrocchi, gli esponenti delle otto associazioni ambientaliste che, da sempre, sono fermamente contrarie alla realizzazione della nuova Pediatria nell’ala est dell’ospedale di via Giustiniani (già appaltata, a febbraio scorso, alla trevigiana Setten Genesio di Oderzo per circa 36,2 milioni di euro), a pochi metri dalle mura cinquecentesche nonché dal canale «tombinato» San Massimo.
«È dall’inizio di quest’anno — hanno spiegato, tra gli altri, l’architetto Vittorio Spigai, l’urbanista Luisa Calimani e il presidente padovano di Italia Nostra, Renzo Fontana — che tentiamo invano di far esporblicitaria, re da Aps Holding, ovviamente a pagamento, un cartellone che mostra quelle che saranno le reali dimensioni dell’edificio, del tutto simili, giusto per dare l’idea, a quelle del Palazzo della Ragione. Ma da Aps, che gestisce le pubbliche affissioni per conto del Comune, ci continuano a rispondere che il nostro cartellone — hanno aggiunto i tre — non rispetta le norme del Codice di autodisciplina pubperché la parola “oltraggio” sarebbe “falsa e denigratoria». Insomma, come altro si potrebbe definire questa se non censura di stampo politico, per di più da parte di un’azienda che dovrebbe essere al servizio di tutti i cittadini?”. Per la cronaca, la prima pietra della nuova Pediatria è stata posata poco meno di due mesi fa e il cantiere dovrebbe durare ben 900 giorni, ovvero due anni e mezzo.