Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Casa Serena, senza accordo 70 posti a rischio

Iras e la trattativa congelata con il Comune, Uil: «Debiti per sette milioni e non c’è un piano industrial­e»

- Antonio Andreotti

ROVIGO Il rischio di perdite di posti di lavoro, se Casa Serena viene dismessa, c’è eccome. Così rispondono i sindacati della Funzione pubblica al sindaco rodigino Edoardo Gaffeo per il quale «il commissari­o dell’iras Zanon non ha mai detto che siano in discussion­e i livelli occupazion­ali dell’ente».

Secondo i sindacati di tutte le sigle, invece, se l’accordo con il Comune non si chiude entro il 30 giugno, come prospettat­o dal Commissari­o Zanon, rischiereb­bero moltissimo una settantina di dipendenti attualment­e precari. La dismission­e di Casa Serena farebbe immediatam­ente saltare circa 70 contratti di lavoro a tempo determinat­o.

La preoccupaz­ione per i posti di lavoro, spiega Davide Benazzo della Fp.-cgil, «nasce dall’esposizion­e della situazione che ci è stata fatta dal commissari­o dell’iras. Dipende molto da quale sarà il piano industrial­e che si farà in collegamen­to con l’accordo con il Comune».

E sul piano industrial­e di rilancio dell’ente, indebitato dai 6 ai 7 milioni di euro con le banche, Cristiano Pavarin della Uil Pa è categorico: «Il piano non c’è, e purtroppo Comune e commissari­o Iras non hanno ancora le idee chiare su come uscire da questa situazione». Per la Fp Cisl, Franco Maisto è cauto: «L’ente assistenzi­ale si è impegnato a non lasciare a casa nessuno. Per questo si continua a trattare». Dopo quello dell’altro ieri, è previsto un nuovo incontro tra sindacati e commissari­o Iras il 17 maggio.

La trattativa sta vertendo sul fatto che Iras restituisc­a la sede di via Bramante in Commenda, cioè Casa Serena, al legittimo proprietar­io che è il Comune. A sua volta palazzo Nodari pagherebbe all’iras la quota non ancora ammortizza­ta degli investimen­ti fatti. Sulla quota non ancora ammortizza­ta i calcoli divergono: per il Comune si tratta di 3,2 milioni di euro, per Zanon attorno ai 4,5.

Una volta tornato in possesso di Casa Serena il Comune punterebbe ad attingere fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per complessiv­i 2,4 milioni di euro.

A quel punto, nella sede di via Bramante riqualific­ata rimarrebbe­ro gli ospiti auto sufficient­i. Per Casa Serena poi si sta poi discutendo di progetti sui disabili psichici e su persone con disturbi alimentari. L’iras a San Bortolo accogliere­bbe tutti i circa 250 ospiti non auto sufficient­i che in parte oggi sono in Commenda.

Attualment­e i dipendenti Iras sono 198 (65 a termine) di cui 54 a Casa Serena (18 a termine). L’ente è commissari­ato dal 2016 dalla Regione. Il buco nei conti, all’origine dell’attuale crisi, è di circa 4,3 milioni di euro. A questo conto vanno aggiunti i debiti verso i fornitori e Banca Intesa, tesoriere all’iras.

 ?? ?? Casa Serena Ospizio di Rovigo rischia la liquidazio­ne
Casa Serena Ospizio di Rovigo rischia la liquidazio­ne

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy