Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«La maglia va onorata fino all’ultimo minuto»

Per continuare a sperare il Venezia deve battere il Bologna. In panchina torna Mihajlovic

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Potrebbe essere la domenica del definitivo de profundis veneziano. Sullo sfondo del probabile saluto alla Serie A, a meno di un anno dall’impresa del 27 maggio 2021, una squadra in grave crisi. La voglia è quella di un ultimo scatto d’orgoglio, con ricordi sbiaditi che s’intreccian­o a un presente deprimente, di fronte a un Venezia-bologna che promette ben poco di buono. Al quartier generale arancioner­overde, nel giorno in cui le luci dei riflettori saranno per il ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic, si cercano stimoli ed energie. Per lui il collega Andrea Soncin spende parole importanti: «Siamo tutti felici che possa tornare a vivere una partita seduto in panchina. Sinisa è un combattent­e e deve insegnarci che non bisogna mai mollare. Quanto a noi possiamo promettere ai nostri tifosi che cercheremo di regalare loro una gioia che manca ormai da troppo tempo».

Dieci sconfitte consecutiv­e sono una zavorra pesantissi­ma con cui fare i conti, anche se Mihajlovic dal canto suo alza la guardia e ammonisce un Bologna che da qualche tempo va come un treno, a metterci la giusta concentraz­ione: «Sarà una partita difficile —

Soncin

sottolinea il tecnico rossoblù — anche perché loro giocano in casa e faranno una partita di orgoglio, una partita della disperazio­ne. Sappiamo cosa vuol dire essere disperati dato che lo siamo stati anche noi, e conosciamo i pregi e i difetti di una squadra disperata. Dobbiamo essere sereni, fiduciosi, tranquilli, e non cadere nelle provocazio­ni, dobbiamo essere spietati. Il Bologna dovrà pensare solo a sé stesso, ringrazio anche i tifosi che domani verranno e che sicurament­e ci daranno una mano. Se sarà così avremo molte possibilit­à di fare risultato».

Soncin, a sua volta, fa la

conta di chi potrà esserci, e annota minuziosam­ente i disponibil­i (riecco Vacca), gli acciaccati (Ebuehi, che non sarà della partita pur convocato) e i recuperati dopo i problemi dei giorni scorsi (Haps): «Abbiamo cercato di ricaricarc­i a livello emotivo — chiosa — ci aspetta una partita in casa in cui dobbiamo mettere orgoglio e provare a regalare una gioia ai nostri tifosi. Abbiamo cercato di recuperare energie mentali dopo Salerno, il campionato non è ancora finito e dobbiamo onorarlo. Come ho detto sin dal primo momento ai ragazzi, ho cercato e stiamo cercando di trovare risorse da parte di tutti». Non ci sarà l’esaurito, i presenti al Penzo dovrebbero essere circa 7mila per quella che sarà la penultima partita casalinga dell’anno.

«C’è la voglia di dare ai tifosi una vittoria che manca da troppo Bisogna trovare le energie»

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