Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La vicenda
Il cracking è stato il cuore pulsante della chimica a Porto Marghera. E’ nato negli anni Settanta ed era il primo in Italia per fatturato
L’impianto trasformava la virgin nafta che veniva scissa ad altissima temperatura per ricavare idrocarburi che poi servivano per produrre le plastiche
Quando a Porto Marghera c’erano 20 mila addetti produceva 420 mila tonnellate di etilene e propilene all’anno, oggi è sceso a un terzo
La decisione di chiuderlo è legata a molti fattori, i costi di arrivo delle materie come la virgin nafta, che viene portata con le navi (un tempo arrivava dalla raffineria di Marghera) la minor richieste di etilene e propilene per la diffusione delle plastiche riciclate
Il cracking comincia a chiudere oggi, ci vorrà una settimana prima che lo spegnimento sia definitivo. Dallo skyline di Marghera sparirà uno dei suoi simboli più riconosciuti: la fiaccola un tempo sempre accesa