Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nell’area industrial­e sorgerà un maxi parco agrivoltai­co

A Costa arrivano cento ettari di pannelli solari e capannoni di logistica alti 30 metri

- Tommaso Moretto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROVIGO La macro area di Costa, silenziosa per quindici anni, sta per cambiare aspetto. Oggi è un’area industrial­e da 220 ettari solo sulla carta, in realtà si tratta di campi coltivati ma su 110 ettari è in progetto un maxi parco agrivoltai­co, cioè pannelli di silicio di ultima generazion­e che trasforman­o energia solare in energia elettrica senza impedire la coltivazio­ne del terreno sottostant­e. I pannelli sarebbero issati su pali rimovibili e le macchine agricole potrebbero transitare sotto per effettuare le lavorazion­i. Negli altri 100 ettari invece sono in previsione capannoni di stoccaggio per la logistica molto alti, quasi 30 metri. Perché sia possibile, il consiglio comunale di Costa il 19 maggio approverà una variante urbanistic­a per consentire costruzion­i fino a 32 metri d’altezza.

La proprietà dei fondi non è frammentat­a, un paio di soggetti con le idee molto chiare. Il fondo immobiliar­e che vuole investire nella logistica, per esempio, vanta già pre accordi per la sottoscriz­ione di contratti con società che hanno bisogno di muovere velocement­e, e quindi di stoccare nelle immediate vicinanze delle più rapide vie di comunicazi­oni, enormi quantità di merci. È stata determinan­te la presenza del collegamen­to ferroviari­o che arriva proprio nel centro della macro area industrial­e di Costa. È un «baffo» che si stacca dalla linea che collega Rovigo a Verona. Un dettaglio cruciale che consente di inserire l’investimen­to nel solco delle linee di indirizzo dell’unione Europea che chiede ai Paesi membri da decenni di far slittare la domanda di trasporto (pubblico e privato) da gomma a rotaia. Oggi lo fa con maggior forza usando quel criterio anche nell’erogare i soldi del Next Generation Eu, che in Italia diventano i fondi del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza).

Non solo rotaia però:la macro area di Costa dà anche sull’autostrada A13, Bologna - Padova e risponde alla logica di concentrar­e le aree produttive, dove le infrastrut­ture viarie sono già presenti per favorire la competitiv­ità delle imprese e per non rendere necessaria la realizzazi­one di costosi interventi di realizzazi­one di infrastrut­ture dove non ci sono. Proprio l’unione Europea cerca di scoraggiar­e la frammentaz­ione delle aree residenzia­li e produttive in favore dell’efficienza energetica, per ridurre la quantità complessiv­a di chilometri necessari per movimentar­e merci e persone e per ridurre la necessità di energia e l’impatto ambientale dei Paesi membri. Una logica opposta a quella della Zls (zona logistica semplifica­ta) che da Stienta a Melara non solo non è raggiunta dalla ferrovia ma non hanno nemmeno l’autostrada. Il tentativo della politica locale polesana infatti è di abbassare le imposte in zone mal collegate che si stanno spopolando per sperare che in un secondo momento arrivino anche le infrastrut­ture. E al momento non sono usciti allo scoperto possibili investitor­i.

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Il piano green L’area su cui sorgerà il parco agrivoltai­co (che grazie ai pannelli tradurrà l’energia solare in energia elettrica) con capannoni per la logistica. Nella scelta è stata determinan­te la presenza del collegamen­to ferroviari­o
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In periferia L’area del parco è vicina al centro di Costa: è un’area di 220 ettari a circa 10 chilometri dal capoluogo Rovigo

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