Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Venezia, ancora 180’ per l’impossibile Henry: «Sempre dignità e orgoglio»
Il 4-3 sul Bologna tiene acceso il lumicino, ma anche vincere con Roma e Cagliari potrebbe non bastare
Domenica, a un certo punto, sembrava che la sentenza finale e inappellabile dall’arechi fosse arrivata: Salernitana vincente e quasi salva, Cagliari ko e con le spalle al muro, Venezia in Serie B.
Poi, al 99’ quando nessuno se lo aspettava più, ecco il gol di Altare a suggellare un 1-1 incredibile, a scompigliare tutte le carte sul tavolo. Quindi Venezia in gioco, anche se obbligato a battere la Roma all’olimpico e poi il Cagliari al Penzo sperando in una concatenazione di risultati a dir poco improbabile. Ma la giornata appena andata in archivio sembra voler ricordare che di improbabile, nel calcio, c’è poco o niente. Comunque sia, anche se gli arancioneroverdi dovessero riuscire a espugnare l’olimpico sabato sera, la Salernitana dovrebbe uscire dal Castellani di Empoli con zero punti in tasca. E la domenica dopo il Venezia dovrebbe superare il Cagliari, sempre sperando che i granata di Nicola perdano in casa con l’udinese. In caso di arrivo a pari punti con la squadra di Andrea Soncin, infatti, a prevalere sarebbe la Salernitana, in vantaggio negli scontri diretti (doppio 2-1 tra andata e ritorno). Situazione in parità con il Genoa (0-0 e 1-1) ma peggiore differenza reti complessiva, mentre con il Cagliari l’ipotesi è che, facendo sei punti nelle ultime due partite, in caso di arrivo a pari punti sarebbe in vantaggio il Venezia dopo l’1-1 dell’andata. Insomma, una parete ghiacciata da scalare e un epilogo che pare comunque scritto nonostante il 4-3 ottenuto domenica contro il Bologna.
Sono serviti due rigori e un gol in pieno recupero per respingere l’assalto rossoblù e regalare a Soncin la prima vittoria della gestione, nonché la prima dopo tre mesi. La squadra resta all’ultimo posto anche questa settimana, vista la vittoria del Genoa sulla Juve. Fra le note liete il nono gol in campionato di Thomas Henry, che però ha fatto arrabbiare i tifosi per un dito portato alle labbra in segno di silenzio dopo aver segnato, e la prima rete stagionale di Dennis Johnsen: un gol «alla Del Piero» per la vittoria. Henry ha caricato la squadra anche ieri su Instagram: «Fino alla fine tutti insieme ». A rispondere, tra i tanti, l’uomo-mercato Alex Menta: «Un animale d’area. Un grande ragazzo. E un top player». Henry punta a chiudere il campionato in doppia cifra andando a segno in almeno una delle due partite che mancano al termine (Roma e Cagliari). «Per noi è stato difficile sopportare così tante sconfitte — ammette il francese — la giornata di domenica è un sollievo. Le parole d’ordine sono dignità e orgoglio: dobbiamo dare tutto, per la società e per noi stessi. I tifosi sono di enorme supporto, contiamo sul loro sostegno anche nelle prossime, decisive giornate».