Partenza da Saint-rémy «Theo non sarà contento Ma la mia vita va così»

HSaint-rémy, 15 maggio 1890

o sentito dentro di me un piccolo colpo di vento, appena ho finito di leggere. Un battito, un soffio. Come quando salivo la sera sui sentieri delle Alpilles, a guardare la valle giù in basso tutta ammantata di stelle. C’era da perdersi. E veniva una piccola brezza e dentro c’era l’odore del mare nemmeno tanto lontano. Quel mare color delle acciughe che avevo dipinto in una mattina di cielo chiaro, e poi la notte mi ero seduto su una duna a contemplare la luna. L’acqua scura era uno specchio, come di un mandorlo in fiore.

Il dottor Peyron parlava di me in quella pagina, e ancora, come tante volte quest’anno è capitato, ho compreso il suo affetto. E quanto buono egli sia stato. Come abbia capito che per me la pittura, con il suo colore, sia davvero tutto. Giallo cromo, carminio, cobalto, verde Veronese.

E mi ha spinto a dipingere, in ogni modo e in ogni condizione, anche quando non mi permetteva di uscire dal giardino dell’istituto. O dalla mia stanza. Mi diceva che con la pittura potevo raccontare tutto della mia vita. Certo che lo sapevo. Poi si fermava, mi guardava negli occhi e proseguiva quasi in silenzio: «Tutta questa bellezza non può passare invano».

Ieri sera ho raccolto le ultime cose che porterò via da qui. Le ho infilate nella valigia che mi farà compagnia fino a Tarascona e poi sul secondo treno, quello per Parigi, gare de Lyon. Theo non sa che partirò proprio domani, la decisione è stata improvvisa. Era lo scorso autunno che avevo dipinto alcune piccole tele e le avevo chiamate

Dentro di me si era fatta sempre più forte la nostalgia di casa, di altre terre

«ricordi del Nord».

Dentro di me si era fatta sempre più forte la nostalgia di casa, di altre terre. Le capanne di torba della mia infanzia. La nostalgia della giovinezza perduta e il futuro ormai tutto dietro le spalle, su una strada che a volte mi pare di non riconoscere. Eppure, ci ho camminato sopra, nella pioggia e nel sole, nella neve e nel vento, nel fango e nei fiori. Penso che telegraferò a Theo proprio da Tarascona, fra un treno e l’altro. Di sicuro non sarà contento di sapere le cose in questo modo, ma la mia vita va così.

(Dal libro Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato, che sarà pubblicato da Solferino, in libreria dal 15 settembre)

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