Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Si costituisce il pirata di Cittadella
È stato un ragazzo di 22 anni a causare l’incidente in cui è morta un’anziana
CITTADELLA Dopo tre giorni passati fra il rimorso e il terribile senso di colpa, ieri si è presentato in caserma il ragazzo di 22 anni che sabato sera a Cittadella ha travolto e ucciso l’infermiera in pensione Gabriella Beltramello, di 73 anni, fuggendo e lasciandola sull’asfalto. «Sono stato io a colpire quella donna» ha detto il giovane ai carabinieri. È stato denunciato per omicidio stradale, la patente gli è stata ritirata e dovrà subire un processo.
CITTADELLA Dopo tre giorni passati evidentemente con il rimorso, ieri si è presentato in caserma il ragazzo che sabato sera ha travolto e ucciso una donna di 73 anni a Cittadella. «Sono stato io a colpire quella donna» ha detto il ragazzo ai carabinieri. Ora il giovane è stato denunciato per omicidio stradale. La patente gli è stata ritirata e dovrà subire un processo.
«Quella notte sono state rovinate due famiglie, la nostra e quella di questo ragazzo». Non c’è odio nelle parole di Chiara Ferraro, una delle due figlie di Gabriella Beltramello, ma un grande dolore che potrà essere lenito solamente dal tempo. L’autista dell’auto che nella notte del 7 maggio ha travolto sua madre ha finalmente un volto: si tratta infatti di un ragazzo di 22 anni, che si è costituito martedì sera al comando dei carabinieri di Cittadella. Dopo il violento impatto, Gabriella - settantatreenne infermiera in pensione che stava rincasando con la propria bici - era stata abbandonata in gravi condizioni sul ciglio della strada, e si era spenta poi la mattina seguente all’ospedale di Cittadella in seguito alle lesioni riportate. Già dalle prime ricostruzioni, gli inquirenti avevano constatato come la forza dell’urto potesse far escludere che il conducente del mezzo non si fosse accorto dell’accaduto.
Dopo tre giorni infatti, sopraffatto dal rimorso, il giovane ha confessato spontaneamente ai militari di essere stato al volante di quell’auto e di aver così causato la morte della signora Beltramello. «In tanti mi hanno chiesto che cosa provo, se vorrei chiedergli il perché di tutto questo ha aggiunto la figlia Chiara - la verità è che, per quante domande possa porre, mia madre non ritornerà più tra le nostre braccia. Non posso fare a meno di pensare al dolore che devono provare anche questo ragazzo e la sua famiglia, che come la mia dovranno ora convivere con questa tragedia. Adesso ci penseranno le indagini e la giustizia a stabilire come sono andate le cose quella notte, mi rimetto a loro. Un ultimo pensiero, ha voluto rivolgerlo invece al futuro, un appello per far sì che nessun altro debba vivere il dramma di tante famiglie sconvolte: «posso solo sperare che tutto questo sia un monito per il futuro, perché episodi così non si ripetano più, che al volante le persone abbiano più coscienza dei pericoli che possono causare e che anche il comune intervenga con dei rilevatori di velocità in queste piccole strade di campagna». Nel frattempo, procedono le indagini anche sulla vettura del giovane, una alfa romeo Giulietta, che presenta danni compatibili con la dinamica dell’incidente, e che per questo è stata subito posta sotto sequestro. Il ventiduenne è stato invece denunciato, seppure in stato di libertà, per omicidio stradale.