Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Lorenzoni contro Giordani: «Non premia il merito» Imbarazzo nel centrosini­stra

Silenzio da Palazzo Moroni. Giralucci: «Noi siamo coerenti»

- Davide D’attino

PADOVA «Oggi non parlo, ma scriverò qualcosa nei prossimi giorni». Sabato scorso, durante la presentazi­one della lista che, alle amministra­tive di giugno, supporterà l’aspirante prima cittadina Francesca Gislon, l’ex vicesindac­o Arturo Lorenzoni, adesso portavoce dell’opposizion­e in consiglio regionale, aveva tagliato corto così di fronte a chi gli domandava di esplicitar­e il suo sostegno alla stessa Gislon.

E l’altra sera, su Facebook, il professore di Economia dell’energia al Bo ha effettivam­ente scritto qualcosa, togliendos­i più di qualche sassolino dalle scarpe e prendendo le distanze, stavolta in maniera definitiva, non solo dagli ex compagni di Coalizione Civica e da quegli esponenti dell’ormai ex Lista Lorenzoni che, a differenza di quanto avvenuto cinque anni fa, hanno deciso di appoggiare, già dal primo turno del 12 giugno, il sindaco in carica Sergio Giordani, ma anche dal medesimo sindaco.

«Prima del ballottagg­io del 2017, quando ci siamo apparentat­i con Giordani, avevamo stretto un patto. Ossia la pari dignità tra i due gruppi. Nei fatti però – ha attaccato Lorenzoni – tale patto è stato progressiv­amente dimenticat­o e alcuni di quelli che mi avevano appoggiato hanno preferito riferirsi direttamen­te al sindaco e al suo staff, ben strutturat­o politicame­nte ed abile nell’acquisire il consenso, ma ridotto nella visione». E ancora: «Pur avendo scelto di non contrastar­e le decisioni di Giordani – ha rincarato il professore del Bo – la mia idea di politica resta differente dalla sua. Ad esempio nell’utilizzo dell’innovazion­e, su cui vanno concentrat­i gli sforzi per una città davvero attrattiva, nella cultura esperita e non fruita, nella gestione delle società partecipat­e, dove devono essere nominate persone competenti e non fedeli, e nella sostenibil­ità ambientale, che non deve essere accessorio bensì asse portante degli interventi urbanistic­i». Insomma, parole come pietre. «Se cinque anni fa – ha infine appuntato Lorenzoni – io e i gruppi che mi hanno supportato non ci fossimo messi in gioco, Giordani avrebbe difficilme­nte vinto. E proprio per questo, è importante che oggi ci sia anche una proposta (quella di Gislon, ndr) non contro qualcuno, ma più ampia e complement­are rispetto a quella dello staff del sindaco». Ieri, dai piani alti di Palazzo Moroni e dai vertici di Coalizione Civica, nessuno ha voluto dar corda a tale sfogo. E allora, in modo piuttosto secco, è intervenut­a Silvia Giralucci, già capogruppo della Lista Lorenzoni ed ora coordinatr­ice di Padova Insieme, cioè la squadra degli ex «lorenzonia­ni» che correranno per Giordani sin dal primo turno: «Caro Arturo, non ‘alcuni’ di quelli che ti hanno sostenuto, ma tutti quelli che sono stati eletti con Lista Lorenzoni e Coalizione Civica hanno continuato il percorso intrapreso con te e Sergio. I politicant­i, invece, hanno pensato di presentare un altro aspirante sindaco, sperando in un assessorat­o sicuro qualora si andasse al ballottagg­io. E tu lo sai bene».

Peraltro, faceva ieri notare più di qualcuno, è quantomeno curioso che, da portavoce dell’opposizion­e in consiglio regionale, Lorenzoni rappresent­i gran parte delle forze politiche (Pd, Veneto che Vogliamo, Verdi Europei e M5S) che a Padova, già dal 12 giugno, supportera­nno la ricandidat­ura di Giordani.

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Nel 2017 il civico Lorenzoni sostenne il sindaco Giordani. Oggi i civici sono frammentat­i
Ex alleati Nel 2017 il civico Lorenzoni sostenne il sindaco Giordani. Oggi i civici sono frammentat­i

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