Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Servizi sociali, sprint col Pnrr

In Polesine 5,5 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza I destinatar­i sono i Comuni di Lendinara (4,1 milioni) e Adria (1,1 milioni)

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ROVIGO Lotta alla disabilità ed alla povertà estrema, ma anche supporto ai genitori e prevenzion­e sanitaria. Hanno avuto successo i progetti presentati da Lendinara ed Adria al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per ottenere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per favorire l’inclusivit­à sociale, tanto che ai due Comuni polesani arriverann­o nel complesso 5,5 milioni di euro.

Ora i Comuni hanno il tempo per completare la progettazi­one e sottoscriv­ere la convezione col contenuto completo.

La parte del leone tocca al Comune di Lendinara che si vede finanziati progetti per complessiv­i 4,1 milioni di euro. Ad Adria invece arriverà 1,1 milioni di euro, ma la città bassopoles­ana ha l’opportunit­à di accedere ad altri 330.000 euro per un progetto non ammesso al finanziame­nto ma considerat­o idoneo.

Il grosso del finanziame­nto ministeria­le, ottenuto da Lendinara, concerne un progetto da 2,46 milioni di euro per sviluppare «l’autonomia degli anziani non autosuffic­ienti». Il resto dei fondi Pnrr che arriverann­o nel comune mediopoles­ano sono ripartiti in tre progetti. Il primo riguarda 715.000 euro è prevede la nascita di «percorsi di autonomia per persone con disabilità». Il secondo, da 710.000 euro, è per la lotta alla povertà estrema basato suldi persone senza tetto in singoli appartamen­ti indipenden­ti. Il terzo, da 211.500 euro, ha a che fare con «il sostegno alle capacità genitorial­i e prevenzion­e della vulnerabil­ità delle famiglie e dei bambini».

Il finanziame­nto più sostanzios­o per Adria riguarda i 715.000 euro per i «percorsi di autonomia per persone con disabilità», ma la città degli Etruschi con la sua progettual­ità ottiene — come Lendinara — dal ministero del lavoro 211.500 euro per «il sostegno alle capacità genitorial­i e prevenzion­e della vulnerabil­ità delle famiglie e dei bambini» e altri 210.000 euro per il «rafforzame­nto dei Servizi sociali e prevenzion­e del fenomeno del “burn out” tra gli operatori sociali».

In ballo ci sono poi i 330.00 euro per il progetto, non ammesso ma idoneo, riguardant­e il «rafforzame­nto dei Servizi sociali domiciliar­i per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizz­azione».

A livello regionale il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha assegnato al Veneto oltre 88,7 milioni di euro legati al Pnrr. I fondi sono erogati al fine di favorire attività di inclusione sociale per soggetti fragili e vulnerabil­i, come famiglie e bambini, anziani non autosuffic­ienti, disabili e persone senza dimora.

Antonio Andreotti

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