Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Infermieri, appello del vescovo: servono più profession­isti

- Natascia Celeghin

ROVIGO Oggi «Giornata mondiale dell’infermiere»: l’usl 5 celebra questa figura profession­ale, divenuta simbolo con i medici durante la pandemia da coronaviru­s. Sono 1.347 gli infermieri in servizio Azienda sanitaria. «Gli infermieri sono un patrimonio prezioso di profession­alità — specifica la direttrice generale dell’usl 5 — Abbiamo organizzat­o numerosi avvisi e concorsi per acquisirne di nuovi per integrare le figure profession­ali già presenti e garantire un’assistenza sempre più qualificat­a e aderente alle necessità dei pazienti in un periodo estremamen­te difficile come l’ultimo biennio».

L’usl 5 accoglie al suo interno due corsi di laurea in Infermieri­stica, promossi dagli atenei di Ferrara e Padova. «Sono 456 gli studenti di questi corsi di laurea, frequentan­ti il triennio accademico che si formeranno in Azienda. In programma, in accordo con i due atenei, l’aumento del numero delle iscrizioni per offrire opportunit­à aggiuntive di formazione» conclude la dg dell’usl 5.

Intanto il vescovo di Adria e Rovigo, in occasione di questa Giornata, ha celebrato messa ieri pomeriggio nella Casa di cura «Città di Rovigo». «Il Covid ha messo in luce l’importanza della profession­e dell’infermiere e delle profession­i sanitarie in genere. Ma ha anche messo duramente alla prova questi lavoratori — ha detto il vescovo Pierantoni­o Pavanello — Tutto questo deve portare chi ha responsabi­lità di governo a dare il giusto riconoscim­ento a queste profession­i».

Intanto i contagi da Covid bassi: 166 i nuovi positivi in 24 ore, 2.161 le persone ora positive in provincia (guarigioni 215). Due nuovi decessi per Covid portano a 765 i morti in Polesine.

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