Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Piovan attende un rimbalzo nell’auto
Il primo trimestre promette un anno ancora in rialzo su vendite e utili
Il primo trimestre ha consegnato le soddisfazioni attese e autorizza a nutrire una ragionevole fiducia su una prosecuzione di esercizio che confermi, o addirittura rafforzi, la curva di inizio anno. È il pensiero di Filippo Zuppichin, amministratore delegato di Piovan, gruppo di Santa Maria di Sala (Venezia), quotato in Borsa e impegnato nello sviluppo e nella produzione di macchine legate alla lavorazione di polimeri, bioresine e plastica riciclata, di fronte ai numeri del periodo gennaio-marzo 2022, approvati ieri dal consiglio di amministrazione.
I ricavi hanno toccato i 108 milioni, con una crescita del 66,6% sulla stessa frazione dello scorso anno, effetto anche dell’integrazione della americana Ipeg, annunciata in dicembre e interamente controllata dalla casa veneta. Al netto dell’apporto della neoacquisita, focalizzata nell’automazione industriale per il trattamento di polimeri e refrigeratori industriali, il dato di fatturato sarebbe comunque superiore di 14,3 punti sul 2021.
La progressione di Piovan appare notevole anche in termini di risultato, con un utile netto che sfiora gli 8 milioni e dunque più robusto di quasi il 45% rispetto a un anno fa. Zuppichin indica la diversificazione quale fattore decisivo per «andare a catturare il business del momento. Piovan è presente in una pluralità di aree geografiche e in più settori, condizione che sicuramente consente una mitigazione dei rischi della crisi. La situazione negli ambiti medi
cale, e del packaging flessibile permane positiva ed è ragionevole attendersi un rimbalzo nei settori più ciclici, come l’automobilistico e quello delle costruzioni. A preoccuparci sono piuttosto la difficoltà di reperimento delle materie prime e la volatilità dei prezzi, ma sono argomenti rispetto ai quali finora abbiamo saputo rispondere con più strategie». Senza, nel frattempo, perdere di vista eventuali nuove occasioni di crescita per linee esterne. «Siamo in una fase acquisitiva e contiamo di chiudere altri dossier nel 2023. Ma se dovessero presentarsi prima occasioni interessanti sul mercato – chiude il top manager – certamente non eviteremo di considerarle con attenzione».
Oggi Piovan impiega più di 1.800 addetti impegnati in 14 impianti di produzione. La controllata americana, titolare dei marchi Conair, Thermalcare, Pelletron e Republic Machine, dispone di quattro stabilimenti negli Usa ed uno in India, per un organico totale di circa 700 unità.